Come le abilità sociali prevengono l’isolamento di chi non vede e non sente

Aristotele definiva l’essere umano come ‘animale sociale’ e, in effetti, ciò è supportato dal comportamento che la nostra specie assume.
Già a partire dalla più tenera età, infatti, necessitiamo del supporto dei genitori per poter sopravvivere, per poi, lungo il corso della vita, costruire relazioni più o meno profonde, sviluppate all’interno dei vari ambienti che si frequentano.

Per le persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali, però, la formazione dei legami non è così immediata.
Il loro mondo, infatti, è buio e silenzioso: per questo, non sono in grado di osservare i segnali sociali convenzionali, come le espressioni del viso o il linguaggio del corpo. Inoltre, questa condizione li porta, spesso, a doversi scontrare anche con l’incomprensione di chi li circonda.
Queste situazioni possono portare alla chiusura in sé stessi e al conseguente isolamento sociale, fattore che può avere gravi conseguenze per la salute mentale e il benessere emotivo.
La mancanza di interazioni significative può, infatti, portare a sentimenti di solitudine, depressione e bassa autostima.

Per poter mitigare, o evitare, queste conseguenze negative e uscire dall’isolamento, è importante che le persone sordocieche e con pluriminorazioni apprendano tecniche in grado di rispondere alle esigenze comunicative e, al contempo, sviluppino le proprie abilità sociali.
È, quindi, molto utile che la persona, ove possibile, venga accompagnata lungo il percorso di apprendimento di tali capacità, dal periodo scolastico fino all’inserimento nell’ambiente lavorativo, a seconda delle condizioni e delle necessità.

Abilità sociali, un ponte verso gli altri

Le abilità sociali rivestono un ruolo di fondamentale importanza al fine di poter sviluppare, e mantenere, relazioni affettive profonde con le persone che fanno parte della vita delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali, siano esse familiari, amici, compagni di scuola, caregiver, o educatori.
Tali abilità vengono consolidate applicandole ai rapporti interpersonali.

Il modo primario per interfacciarsi con gli altri risiede nella capacità di comunicare.
Una comunicazione chiara ed efficace, sia attraverso il linguaggio del corpo che attraverso l’uso di mezzi alternativi (come la lingua dei segni e la comunicazione tattile), è infatti essenziale per stabilire connessioni significative.

Un altro, importante passo consiste nell’apprendere la gestione delle emozioni e l’autocontrollo, nonché nello sviluppo del concetto di sé e nel rafforzamento dell’autostima, che può essere stimolato in vari modi.
Sono molto utili attività che, di primo acchito, possono sembrare semplici, quali le uscite in ambienti esterni funzionali, come bar e centri commerciali; queste, infatti, aiutano a familiarizzare con spazi alternativi a quelli conosciuti e offrono l’opportunità di modellare atteggiamenti e comportamenti adeguati al luogo e alla situazione in cui ci si trova.

Anche lo svolgimento di attività ricreative, che possono comprendere l’ascolto di musica (per chi ha un residuo uditivo), il racconto di storie e le esperienze con animali (pet therapy), supportano lo sviluppo delle relazioni e l’ampliamento delle richieste comunicative (attraverso lo strumento e/o il sistema che la persona utilizza di consueto).

Altro strumento davvero valido è il teatro; cimentarsi in questa attività, infatti, offre diversi benefici, primo tra tutti il miglioramento dell’empatia e della capacità di socializzazione, che contribuiscono all’integrazione sociale.
Inoltre, consente di accrescere la conoscenza del proprio corpo, favorisce il linguaggio espressivo e incrementa la consapevolezza di sé.

Per ottenere dei buoni risultati è importante, comunque, focalizzarsi sul valorizzare e potenziare le specifiche abilità di ognuno, valutando la condizione del singolo e con il contesto di appartenenza.

Verso una maggiore inclusione

In generale, lo sviluppo di abilità sociali contribuisce a superare le barriere comunicative e a creare un ambiente di comprensione reciproca, lungo un percorso che porti le persone sordocieche e pluriminorazioni psicosensoriali a poter vivere una realtà caratterizzata da una reale inclusione e superare forme di chiusura ed isolamento.

Fonte : Today