Scarlett Johansson contro OpenAI: “Copiata la mia voce per ChatGPT”

Scarlett Johansson minaccia un’azione legale contro OpenAI, accusandola di aver copiato la sua voce dopo che l’attrice 39enne ha rifiutato di concederla in licenza. “Quando l’ho sentita, ero scioccata, arrabbiata e incredula. La voce era così simile alla mia che i miei amici più stretti non sapevano dire la differenza”, ha raccontato Johansson in una nota al Washington Post. La disputa con la star di Hollywood è solo l’ultimo grattacapo in ordine temporale per Sam Altman, l’amministratore delegato della società a cui fa capo ChatGPT. A settembre 2023 Altman le aveva offerto di lavorare con OpenAI per creare una voce sintetica che mettesse le persone a loro agio nell’interazione con l’intelligenza artificiale. L’ad della società ha ammesso che il personaggio doppiato da Johansson nel film “Her” – un racconto distopico in cui un uomo si innamora di un chatbot AI – è stato di ispirazione, ma che la voce in questione era basata su quella naturale di un’altra attrice professionista e non intendeva suonare come quella di Johansson. “Crediamo che le voci dell’intelligenza artificiale non dovrebbero imitare deliberatamente la voce distintiva di una celebrità”, ha affermato OpenAI nel post. “La voce di Sky – ha aggiunto – non è un’imitazione di Scarlett Johansson”.

La replica della società

L’attrice ha detto di aver chiesto a OpenAI un resoconto dettagliato di come è stato realizzato “Sky”. La società ha spiegato di aver lavorato con doppiatori professionisti su voci sintetiche chiamate Breeze, Cove, Ember, Juniper e Sky. Ma Sky è diventato il centro dell’attenzione la scorsa settimana quando OpenAI ha rilasciato una versione
“GPT-4o” più performante e ancora più umana della tecnologia di intelligenza artificiale che è alla base di ChatGPT. In una demo, la nuova versione di Sky era a volte addirittura civettuola e divertente, capace di passare senza problemi da un argomento all’altro, a differenza della maggior parte dei chatbot esistenti. Finora, nella frenesia dell’intelligenza artificiale, la maggior parte dei giganti della tecnologia si è dimostrata riluttante a umanizzare eccessivamente i chatbot.

Apple Park Visitor Center in Cupertino, California, USA

approfondimento

Apple vicina ad accordo con Open AI per integrare ChatGPT su iPhone

Fonte : Sky Tg24