Mancano poco più di due mesi alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi, una nuova edizione dei giochi segnata dalla ormai storica partnership tra il Comitato internazionale olimpico (Cio) e Visa, player globale dei pagamenti e network abilitante delle transazioni globali. Il connubio ha sicuramente finalità commerciali, ma per il colosso di Foster City è anche l’occasione di legarsi a un evento che “ha dei valori – afferma il country manager per l’Italia Stefano Stoppani – molto affini a quelli della nostra organizzazione”.
In particolare, tutto ruota attorno al concetto di inclusione, che “non è – spiega – solo un termine. Noi lavoriamo per avvicinare fattivamente famiglie, microimprese, imprese al commercio internazionale e nazionale. Per questo sentiamo grande affinità nei confronti di un evento che da sempre abbatte le barriere e i confini per rappresentare tutti sotto un’unica bandiera, quella dei giochi olimpici e paralimpici”.
È dal 1986 che, senza soluzione di continuità, Visa è partner delle Olimpiadi. Da allora, la ricaduta di questo matrimonio ha sempre prodotto i propri effetti sui luoghi toccati dai giochi. In questo senso, l’intenzione dell’organizzazione è quella di “lasciare – racconta Stoppani – un’eredità sul territorio. Già negli anni che precedono l’evento ci attiviamo insieme alle varie associazioni locali, alle fondazioni, alle amministrazioni, per realizzare un piano di lavoro che lasci qualcosa”.
I test in vista
Solitamente, tutto questo si traduce in processi innovativi per i quali le città olimpiche fanno da apripista. Nel 2012, in occasione dei giochi londinesi, la capitale inglese fu oggetto della sperimentazione su grande scala della tecnologia del contactless, “che oggi – dice Stoppani – diamo tutti per scontata. Essa però sostanzialmente nasceva in quel periodo lì: non c’era ancora la possibilità di sfruttare gli smartphone, ma solo la carta, un pezzo di plastica avvicinato al terminale e utilizzato senza il pin. Ma fu quello l’inizio della nostra tecnologia contactless”. Quattro anni dopo, a Rio de Janeiro furono poi introdotti i dispositivi indossabili, come gli anelli.
In estate, a Parigi Visa lancerà un’altra novità. Attraverso un’app, chi circolerà per le vie della città e dei territori nel corso della manifestazione potrà utilizzare anche digitalmente la propria carta di pagamento, fruendo anche di scontistiche dedicate. Allo stesso tempo, lo strumento servirà per dare visibilità a esercenti che altrimenti rischierebbero di essere invisibili: un’altra azione attraverso la quale l’organizzazione intende cavalcare il tema dell’inclusione.
Fonte : Wired