Bollette luce e gas, il flop del mercato libero: tariffe più alte fino a 300 euro

Regna il caos sul fronte bollette, con gli italiani ancora presi a capire cosa sta succedendo e cosa succederà con la fine del mercato tutelato. Dopo il passaggio avvenuto per il mercato del gas a gennaio 2024 s’iniziano a tirare le somme per valutare se si stanno registrando o meno i tanto promessi benefici in termini di risparmio per le famiglie italiane. Il tutto in vista di un’altra importante data, quella del 1° luglio 2024 quando avverrà il completo passaggio al mercato libero anche per l’energia. Ma andiamo per ordine.

“Flop del mercato libero, bollette più care”

Brutte notizie per le famiglie italiane, il mercato libero dell’energia e del gas si sta rivelando un “colossale flop”. A denunciarlo Assoutenti, dopo aver messo a confronto le attuali offerte degli operatori nelle principali città italiane attraverso l’apposito portale messo a disposizione da Arera e Acquirente unico. Risultato? Per quanto riguarda il gas in nessuna città si registrano sul mercato libero opzioni più convenienti rispetto al regime di vulnerabilità regolato da Arera. Anzi, il costo delle bollette risulta più alto fino a 300 euro l’anno a famiglia se si sceglie una tariffa fissa, 230 euro se si opta per una variabile, con la città di Roma che registra i rincari più alti.

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Stessa storia per l’energia elettrica ma con tariffe più omogenee a livello territoriale. L’aggravio maggiore passando al mercato libero si aggira sui 130 euro a famiglia.

Situazione caotica sulle bollette

Il  presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, sembra però essere ottimista sulle bollette della luce. Ha dichiarato a Il Sole 24Ore che il meccanismo transitorio delle tutele graduali dovrebbe portare a risparmi di circa 110 euro l’anno a famiglia. Chi non effettuerà la scelta autonomamente, infatti, si ritroverà un operatore che si è aggiudicato l’utenza in asta in base all’area di riferimento.

La situazione tuttavia è piuttosto caotica. A due mesi dall’addio al mercato tutelato della luce ci sono ancora troppi dubbi e scarse informazioni per gli utenti. Ecco perché le associazioni dei consumatori chiedono di prorogare a fine anno il termine entro il quale gli utenti possono passare alle tutele graduali, con tariffe molto più convenienti e condizioni contrattuali certe. Anche perché la campagna di comunicazione del ministero dell’Ambiente è cominciata solo da pochi giorni.

Come tornare nel mercato a maggior tutela

“È troppo poco e troppo tardi rispetto allo smarrimento che vivono tanti consumatori”, denuncia Vinicio Peluffo capogruppo Pd in commissione attività produttive della Camera. Ancora in pochi infatti sanno che chi è nel mercato libero può chiedere al proprio gestore, entro il 30 giugno, di tornare nel mercato a maggior tutela per usufruire delle tariffe favorevoli per i prossimi tre anni del servizio a tutele graduali”.

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Ma non è tutto, le associazioni chiedono anche una semplificazione delle procedure per rientrare nel servizio di maggior tutela, visto che in alcuni casi è piuttosto “complessa da realizzare anche per l’enormità della documentazione richiesta da parte di alcuni esercenti”. Da considerare poi che circa 15 milioni di utenti non hanno conoscenze informatiche adeguate per poter svolgere in autonomia le procedure richieste.

Fonte : Today