Il presidente dell’Iran Raisi coinvolto in un incidente aereo: nel paese si teme il caos

L’Iran piomba nell’incertezza: i guardiani della rivoluzione pattugliano le strade della capitale Teheran mentre il paese si divide tra chi prega per Raisi e chi invece festeggia con fuochi d’artificio: quando sono passate diverse ore dall’annuncio dell’incidente aereo è ancora disperso il presidente Ebrahim Raisi che si trovava con il ministro degli esteri e alcuni altri membri del Governo di Teheran a bordo di un elicottero che non è giunto a destinazione ed è precipitato in una regione boscosa.

Dopo molte ore di ricerche, tra annunci poi smentiti, ancora non è stato individuato il luogo del presunto impatto dell’elicottero, né sarebbero stati stabiliti contatti con i passeggeri. L’agenzia di stato Irna ha fatto sapere che l’area delle ricerche è estesa circa due chilometri quadrati. Nell’area è arrivato anche un drone turco che sta effettuando numerosi sorvoli.

Il drone turco che sta cercando Raisi-2

La televisione turca Andolu sta trasmettendo su X lo streaming delle immagini che arrivano dal drone (no, non sono in diretta).

Come si vede dalle immagini, a rendere difficili le missioni di ricerca e soccorso le condizioni avverse meteorologiche che imperversano nella regione, che poterebbero essere anche all’origine dell’incidente.

L’impatto sarebbe avvenuto nell’area forestale di ​Dizmar tra i villaggi di Uzi e Pir Dawood.  

Con Raisi viaggiava il ministro degli esteri Hossein Amir-Abdollahian. L’elicottero si sarebbe schiantato non lontano dal confine con l’Azerbaigian: Raisi, dopo un incontro con il leader azero Ilham Aliyev, stava viaggiando verso Tabriz dove era atteso per un evento prima di rientrare nella capitale iraniana.

Raisi con Aliyev

L’agenzia di stampa iraniana Irna ha diffuso le prime immagini delle squadre di ricerca: l’elicottero sarebbe stato costretto ad un atterraggio di emergenza in una zona impervia e boscosa. L’Iran fa uso di numerosi elicotteri, anche per i viaggi delle autorità, ma le sanzioni internazionali rendono difficile ottenerne i pezzi di ricambio.  

Le condizioni meteo sarebbero pessime, con una densa nebbia. Non vi sarebbero stati contatti con il personale che accompagnava Raisi.

irna raisi-3

Raisi aveva inaugurato con il leader dell’Azerbaigian Ilham Aliyev la diga di Qiz Qalasi, segnando un significativo sforzo di collaborazione tra i due paesi. Questa è la terza diga costruita congiuntamente da Iran e Azerbaigian. Durante l’incontro avevano sfidato gli Stati Uniti e l’Armenia: “Ad alcune persone non piace che ci riuniamo, ma per noi non importa”.

Raisi era indicato come naturale erede dell’ayatollah Khamenei come leader supremo della repubblica islamica. Considerato un intransigente, con la presidenza Raisi ha portato a un irrigidimento dei rapporti internazionali con uno stallo nei negoziati con gli Stati Uniti. Anche sul piano interno sono esplose proteste su larga scala in tutto il paese alla fine del 2022 dopo la morte di Mahsa Amini, da parte di una popolazione che chiede maggiori diritti civili. Mentre procedono le ricerche, la stessa guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha indetto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza iraniano.

Chi è Raisi e cosa succede ora

Benché la carica di Presidente sia relativamente poco importante (serve più per gli affari interni, ma non per la sicurezza nazionale e la direzione ideologica) l’Iran vive un periodo di estrema tensione interna per le rivendicazioni di chi, donne e minoranze, chiedono maggiori diritti. In caso di morte di Raisi sarebbe sostituito dal vice presidente fino alle elezioni. Tuttavia la Guida Suprema l’ayatollah Ali Khamenei potrebbe decidere di nominare una persona di sua fiducia senza ricorrere alle urne. In quel caso il leader designato potrebbe essere lo stesso figlio Mojtaba Khamenei, da molti indicato come la vera e propria ‘eminenza grigia’ che muove le fila del regime.

Fonte : Today