Ovviamente non c’è solo questo in questo film molto più sperimentale, radicale e autoriale degli altri, che Lanthimos ha girato in inglese. C’è anche l’altro grande tema che anima le sue storie, cioè la sovversione delle dinamiche di potere (le favorite della regina più potenti di lei, donne sessualmente consapevoli più potenti di uomini, ragazzi che mettono in crisi uomini maturi…), l’unico modo per ribaltare le regole sociali. E soprattutto c’è il sesso come elemento liberatore, sesso non per forza convenzionale, non per forza soggetto alle dinamiche standard. Non è un film narrativo Kinds Of Kindness, almeno non nel senso stretto, ma è un film più piacevole di quelli del periodo greco, in cui Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley ed Emma Stone recitano in ognuno dei tre segmenti, e in cui trovano maniere sempre interessanti di interpretare la stranezza di Lanthimos e le sue battute, per rendere in qualche modo umani i suoi personaggi disumani. Non sarà mai questo il film di maggiore successo di Lanthimos, né quello più amato, e del resto non è il suo migliore, ma è la dimostrazione di come, dopo due film da Oscar (La favorita e Povere creature!) sia arrivato, proprio lui, ad avere un potere tale ad Hollywood, da sovvertire l’ordine sociale ed economico che vige lì, e fare ciò che per altri è impossibile, ovvero far produrre a un grande studio (la Searchlight, costola della Disney) un film sperimentale, per nulla mainstream, per nulla commerciale, e totalmente d’autore.
Fonte : Wired