Poste Italiane ha raggiunto l’accordo con i sindacati sul turn over e le politiche attive, una fumata bianca che porterà a un aumento dell’organico, entro la fine del 2024, di 3.374 lavoratori.
Poste Italiane, arrivano oltre 3mila assunzioni
L’intesa, di durata triennale, è stata firmata nella notte tra l’azienda e le sigle Slp Cisl, Slc Cgil, Uilposte, Confsal, Failp-Cisal, Fnc Ugl, e prevede la possibilità di convertire tutti i contratti part time in azienda, sia volontari che involontari, in contratti full time, con l’innalzamento del turn over nei prossimi tre anni dal 40 al 75%. Nel dettaglio, nel settore posta e corrispondenza sono previste 1200 stabilizzazioni di ex contratti a termine e 1.500 trasformazioni da part time a full time. In ambito mercati privati sono previste: 500 assunzioni di specialisti commerciali; 200 assunzioni di operatori di sportello; 200 trasformazioni da part time a full time e 300 sportellizzazioni. In più ci sono 15 trasformazioni da part time a full time nel settore Dto (digitale).
La soddisfazione dei sindacati
“Un accordo storico contro il lavoro povero”, come lo ha definito il segretario nazionale di Slc Cgil, Nicola Di Ceglie: “Non solo con l’aumento del tasso di turn over potremo garantire un numero maggiore di stabilizzazioni nel triennio ma consideriamo un grande risultato aver convinto l’azienda a procedere con assunzioni solo full time. Infatti, non era mai avvenuto prima che si arrivasse a una ridefinizione cosi’ massiccia per l’intera platea interessata, basti pensare che, solo nel 2024, sono previsti oltre 3.400 passaggi da part time a full time”.
Soddisfatto anche il segretario generale della Slp Cisl Raffaele Roscigno: “Un accordo innovativo.Siamo molto soddisfatti di questo obiettivo raggiunto unitariamente con tutti gli altri sindacati. È un’intesa importante che significa più stabilizzazioni e più assunzioni di personale. Sul lavoro part time abbiamo inserito la salvaguardia per gli inidonei al motomezzo per cause antropometriche. Per gravi patologie e inabilità a seguito di infortunio è prevista la ricollocazione presso altri ambiti al fine di procedere alla conversione. Per la mobilita’ volontaria, abbiamo mantenuto l’impianto sui tre livelli (provinciale, regionale, nazionale). Per le sportellizzazioni sono previsti nuovi job posting, feedback su esito”.
“Un accordo che dà risposte concrete”
Un’intesa che finalmente dà risposte concrete, come sottolineato da Paolo Bombardieri segretario generale Uil e Claudio Solfaroli Camillocci, segretario generale Uil Poste: “In Poste Italiane, gli ‘invisibili’ sono i lavoratori a termine che, troppo spesso, hanno paura di rispettare le regole di sicurezza, temendo di non ottenere il rinnovo del contratto. Gli ‘invisibili’ sono coloro che hanno un lavoro povero, a causa di un part time involontario, che non gli consente di vivere dignitosamente. Gli “invisibili” sono coloro che, in piena emergenza abitativa, non riescono a ricongiungersi alle loro famiglie, in un’Italia spaccata a metà tra Nord e Sud, nonostante, spesso, in Poste Italiane, i posti al Sud ci siano”.
“Con questo accordo triennale – concludono – tutti questi lavoratori e precari ricevono una prima risposta strutturale: un’occasione fondamentale per dare voce alle persone e concrete possibilità di lavoro stabile e dignitoso. Un risultato complessivo di grande peso politico e di grande valore sociale, che sancisce l’importanza del ruolo sindacale nel rappresentare le istanze del lavoro all’interno della più grande azienda del Paese”.
Fonte : Today