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Le parole del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant: i combattimenti di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, “si intensificheranno”. E su Hamas assicura: “La stiamo logorando”.
Ci saranno altre truppe israeliano che prenderanno parte ai combattimenti di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove le operazioni militari “si intensificheranno“. È quanto ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, durante una visita sul campo nella zona, secondo un comunicato stampa ufficiale.
Le operazioni di terra “mirate” a Rafah andranno avanti, quartiere per quartiere, accompagnate da bombardamenti, con l’obiettivo annunciato di annientare gli ultimi battaglioni di Hamas, per almeno altri dieci giorni, ha aggiunto Gallant.
Ieri, l’Onu ha affermato che da quando è stato emesso il primo ordine di evacuazione israeliano, 600.000 persone “esauste, affamate e spaventate” sono fuggite da Rafah. Era il 6 maggio scorso e fino a quel momento nella città palestinese nel confine egiziano erano ammassate circa 1,4 milioni di persone, molti dei quali spinti fin lì combattimenti e dai raid dell’Idf.
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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha evidenziato nei giorni scorsi come un’offensiva amassiccia a Rafah causerebbe “caos” e “anarchia”, senza peraltro portare all’obiettivo Hamas, e ha ricordato che quest’ultima è recentemente ricomparsa nelle zone precedentemente occupate da Israele nel nord e nel centro Striscia di Gaza.
“Diversi tunnel (utilizzati da Hamas) sono stati distrutti nella zona dalle nostre truppe e altri tunnel saranno distrutti presto“, ha assicurato Gallant. “Hamas non è un’organizzazione in grado di riorganizzarsi, non ha truppe di riserva, non ha rifornimenti in scorte e non ha capacità di curare” i suoi feriti, ha assicurato il ministro israeliano. “Il risultato è che la stiamo logorando”, ha aggiunto il Ministro.
Fonte : Fanpage