C’è anche una funzione ribattezzata Private space, che consente di “nascondere” applicazioni sensibili, per esempio quelle bancarie, e richiedere un secondo pin o l’uso di dati biometrici per l’accesso. Google inoltre ha introdotto controlli di autenticazione aggiuntivi: per disattivare il servizio di localizzazione Trova il mio dispositivo e sbloccare il telefono, un ladro ora sarà costretto a utilizzare anche il pin, la password o le informazioni biometriche. E nel caso in cui sia in possesso del pin, sarà possibile attivare l’autenticazione biometrica per apportare modifiche ad alcune importanti impostazioni dell’account Google e del dispositivo, come la modifica del pin o la disattivazione delle impostazioni antifurto.
Le ultime funzioni di autenticazione sono simili a quelle introdotte da Apple per iOs 17.3 all’inizio dell’anno, anche se l’opzione di rilevamento del movimento di Google rappresenta un ulteriore passo avanti. L’obiettivo delle recenti opzioni antifurto è quello di salvaguardare le informazioni memorizzate sui telefoni e rendere più difficile l’abuso dei dispositivi da parte dei criminali, in modo da scoraggiare i furti.
Già oggi consente di bloccare e resettare il telefono in caso di furto. Guo però sottolinea che vedersi strappare il telefono dalle mani è un’esperienza “traumatica“, e non è detto che le vittime si ricordino immediatamente tutti i dati di accesso all’account Google per bloccare l’accesso al telefono. Per ovviare a questo problema, la nuova funzione di blocco remoto di Google consentirà di congelare lo smartphone utilizzando solo un numero di telefono: “Il contenuto del dispositivo è protetto e l’utente guadagna molto tempo […] per potersi organizzare ed effettuare ulteriori interventi correttivi“, ha dichiarato Guo.
Le nuove protezioni di Google relative al ripristino alle impostazioni di fabbrica saranno lanciate con Android 15, mentre alcune delle altre funzioni arriveranno nel corso dell’anno. Guo spiega che dove possibile l’azienda ha cercato di integrare le funzioni anche sulle versioni precedenti ad Android 10.
Le novità per privacy e sicurezza
Oltre agli strumenti antifurto, Android sta per lanciare altri aggiornamenti per la sicurezza e la privacy. Il sistema di sicurezza delle app di Google, Play Protect, che analizza ogni giorno miliardi di app in cerca di malware, ora è stato ampliato in modo da effettuare una scansione in tempo reale sui telefoni per rilevare con più precisione i comportamenti sospetti. “Con il rilevamento delle minacce in tempo reale, l’intelligenza artificiale di Google Play Protect analizzerà ulteriori segnali comportamentali relativi all’uso di autorizzazioni sensibili e alle interazioni con altre app e servizi“, scrive il vicepresidente di Google Dave Kleidermacher in un post sul blog dell’azienda.
Tra gli altri aggiornamenti di sicurezza di Android 15 c’è anche la possibilità di nascondere le notifiche e le password una tantum quando si condivide lo schermo del telefono con altri e occultare i dati di accesso se si accede a un’applicazione o a un sito durante la condivisione. Un’altra opzione infine permetterà di identificare quando le connessioni cellulari non sono criptate e avvisare gli utenti se nelle vicinanze c’è uno strumento che sta registrando il loro telefono.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
Fonte : Wired