AGI – La Dda di Cagliari ha chiuso l‘indagine Monte Nuovo che nel settembre scorso aveva portato 13 persone in carcere, fra le quali l’ex assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia e l’ex primario Tomaso Cocco (poi scarcerati), e 18 agli arresti domiciliari, svelando presunti intrecci fra colletti bianchi ed esponenti della criminalità sarda. Il pm Emanuele Secci ha confermato le contestazioni dell’associazione mafiosa e di quella segreta, nonostante il Tribunale del Riesame le avesse escluse. Entrambe sono state mosse anche al rettore di Sassari Gavino Mariotti, candidato sindaco del centrodestra a Sassari, il cui nome ricorreva nell’ordinanza di custodia cautelare dello scorso settembre.
Il numero degli indagati è salito da 31 a 33. A Massimo Temussi, ex commissario dell’Ats (Azienda per la tutela della salute, poi sostituita dall’Ares) e ora direttore generale delle Politiche attive del lavoro, indagato per abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio, si aggiunge il dirigente sanitario Giorgio Carboni. “Non ho mai commesso reati e pensavo di che in merito a questa vicenda fosse tutto chiarito”, ha dichiarato alla Nuova Sardegna Mariotti.
“Quello che so dell’indagine che mi riguarda l’ho appreso dai giornali”. Il rettore dell’università di Sassari, Gavino Mariotti, candidato sindaco del centrodestra, stamane in una conferenza stampa, ha spiegato di non aver ancora ricevuto l’avviso di conclusione indagini del pm Emanuele Secci della Direzione distrettuale antimafia nell’ambito dell’inchiesta ‘Monte Nuovo’ su presunti rapporti fra colletti bianchi, esponenti delle istituzioni e criminalità sarda.
“Il momento è difficilissimo. Nella mia vita mai ho approfittato di nessuna posizione. Mi sono candidato a sindaco per il bene della mia città, non certo perché il lavoro di rettore non mi abbia dato le soddisfazioni necessarie”, ha detto Mariotti, commosso, costretto a interrompersi per le lacrime.
“Ho preferito consultare i vertici nazionali dei partiti che mi sostengono e mi hanno chiesto di proseguire. Io, col cuore a pezzi, proverò a farlo”.
A Mariotti, il cui nome ricorreva nell’ordinanza di custodia cautelare di oltre 400 pagine che lo scorso settembre ha portato in carcere 13 persone e ai domiciliari altre 18, sono contestate l’associazione di stampo mafioso e l’associazione segreta.
Fonte : Agi