Alluvione in Emilia Romagna, un anno dopo a che punto siamo

“Dallo Stato non è arrivato nulla. Non è arrivato nulla a noi, ma non è arrivato nulla nessuno a tal punto che su 86.000 soggetti alluvionati, fra cittadini e imprese (70.000 cittadini e 16.000 imprese), le domande evase e rimborsate, allo stato attuale, sono lo zero virgola”, dichiara Fabrizio Galavotti, presidente della Cooperativa Cab Terra.

La cooperativa, con una storia di 140 anni, si è assunta la responsabilità di proteggere la comunità ravennate. Quella stessa responsabilità che chiede di intensificare rapidamente l’assistenza alle aziende e alla popolazione e di elaborare un piano preventivo per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico. “La situazione attuale non è cambiata rispetto a settembre, quando le cooperative associate a Legacoop Romagna, che hanno subito danni per un totale di 12 milioni di euro, hanno espresso le loro lamentele. Personalmente, rifarei tutto ciò che è stato fatto. L’acqua che ha inondato i nostri campi avrebbe potuto causare danni altrove, e se anche solo una casa è stata salvata dall’alluvione, ne è valsa la pena. I beni delle persone sono preziosi e ottenuti con sacrificio, e il terreno, in un modo o nell’altro, si asciugherà”, specifica Galavotti.

Le cooperative locali hanno subito danni per un totale di 45 milioni di euro e hanno ripreso le attività con risorse proprie o con contributi del sistema cooperativo. “Legacoop nazionale ha raccolto oltre 6 milioni di euro, di cui la metà è stata distribuita tra le cooperative e i soci colpiti dall’alluvione, con un rimborso medio di circa 3mila euro a persona- dichiara Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna –. Nonostante la solidarietà e l’assistenza ricevute, molte famiglie non sono ancora riuscite a tornare alle loro case e migliaia di aziende continuano a operare attingendo alle proprie riserve. Ad oggi, su 70.000 privati e 16.000 aziende, solo 1.900 hanno acceduto alla piattaforma per le richieste e 775 hanno completato le domande. Di questi, solamente 29 hanno ricevuto una prima tranche di rimborsi, una percentuale minima rispetto al totale degli aventi diritto”.

La situazione sul territorio

L’alluvione che ha colpito la Romagna ha avuto proporzioni enormi. Oltre ad aver colpito imprese, edifici e abitazioni, ha provocato danni anche e soprattutto alla viabilità, causando l’interruzione di 772 strade e 80.000 frane. Una della città più colpite è Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena. Il sindaco Jader Dardi a Wired spiega che in un primo momento erano state identificate 103 frane, in seguito alla prima alluvione di inizio maggio. La seconda alluvione ha portato ancor più devastazione, con piogge che hanno raggiunto i 60 centimetri d’acqua, ben oltre i 28 centimetri della prima ondata, su un’area di 101 chilometri quadrati. I dati preliminari hanno indicato un totale di 6.962 frane, coprendo un’area di 8,4 chilometri quadrati, pari all’8,3% del territorio.

Grazie agli avvisi di allerta tempestivi si sono evitati incidenti gravi. La maggior parte del centro abitato è rimasta intatta, ma molte case vicino alle colline hanno subito danni, costringendo 250 persone a all’evacuazione. Attualmente 12 sono le famiglie ancora ospitate in strutture temporanee, mentre più di 100 interventi di emergenza sono stati realizzati per riparare la rete viaria e le infrastrutture di servizio.

Fonte : Wired