Netflix ha appena pubblicato i primi episodi della terza stagione di Bridgerton, una delle serie più amate e attese dal pubblico. Fin dal suo primo capitolo, uscito su Netlix nel 2020, Bridgerton è stata in grado di incollare allo schermo milioni di persone trovando, nel suo racconto, una formula vincente che riuscisse ad arrivare al cuore di tutti, amanti del genere romantico e non solo. E dietro questa formula magica non poteva che esserci uno dei nomi più di lungimiranti e di spicco del mondo delle serie tv, Shonda Rhimes, la donna in grado di creare colossi del calibro di Grey’s Anatomy, How to Get Away With Murder, Scandal, La regina Carlotta, una produttrice televisiva che non sbaglia mai un colpo – o quasi.
Grazie all’intuizione di Shonda Rhimes di adattare per il piccolo schermo tutti gli otto romanzi della saga rosa della scrittrice Julia Quinn è nato il fenomeno Bridgerton che, ormai, non è solo uno degli appuntamenti fissi di Netflix ma una vera e propria ossessione per tutti.
La terza stagione di Bridgerton arriva con due anni di distanza dal suo precedente capitolo, uscito a marzo 2022 e a un anno dal debutto del primo spin-off della saga La regina Carlotta, una miniserie talmente ben fatta da aver superato in quanto a bellezza e coinvolgimento emotivo la serie di cui è estensione. Ora, però, è tempo di tornare alla Londra del XIX secolo e più precisamente a casa Bridgerton per scoprire cosa accadrà a Lady Whistledown, ora che è stata rivelata la sua identità, come si svilupperà la storia d’amore tra Penelope e Colin – i due protagonisti di questo capitolo – e quali saranno i prossimi segreti da svelare e i nuovi amori a cui appassionarci.
La formula magica di Bridgerton
È dai tempi della prima stagione di Grey’s Anatomy, nel lontano 2005 che Shonda Rhimes ha mostrato a tutti come si arriva al cuore del pubblico. E quasi vent’anni dopo è ancora qui a dimostrarcelo. Come? Parlando dell’unico argomento che unisce tutti e che non passerà mai di moda. Quel sentimento di cui i poeti hanno scritto opere immortali, gli scrittori reso protagonisti dei loro romanzi, i registi portato sul grande schermo: l’amore. Perché se c’è un modo per accomunare ogni essere umano ed emozionarlo è parlare d’amore e farlo nel modo più semplice e diretto possibile. E se ci aggiungi un po’ di sesso, scandali e pettegolezzi, meglio ancora.
Così, al di là dei luccicanti abiti d’epoca, dei palazzi sontuosi e dei balli elegantissimi, alla base della trama di Bridgerton non c’è nulla di più che un semplicissimo racconto d’amore con i suoi ostacoli, le disavventure, i colpi di scena, la passione. Bridgerton, infatti, parte dalle basi della narrativa e mescola le carte di Propp per creare un prodotto semplicissimo, zuccheroso ma anche piccante e prevedibile quasi al pari di una soap opera ma proprio per questo in grado di essere una comfort zone necessaria e piacevolissima per il pubblico.
Una terza stagione che parte al rallentatore ma che ha ancora tanto da dare
La terza stagione di Bridgerton, pubblicata in due parti, inizia con i primi quattro episodi che fungono più da introduzione che da fulcro della storia. Nelle prime puntate, infatti, non accade molto ma solo il necessario per tenere tutti incollati allo schermo, soprattutto nel finale del quarto episodio che pone le basi per il debutto della seconda parte di stagione che si preannuncia la più interessante. Per quanto sempre piacevole e accattivante, Bridgerton 3 parte volontariamente con il freno a mano tirato e sembra voler sganciare i suoi assi nella manica solo nei suoi ultimi quattro episodi dove il dramma prenderà il sopravvento e i colpi di scena, oltre che le scene d’amore, saranno ancora più potenti di quelle viste finora.
Quindi non ci resta che aspettare l’uscita di Bridgerton 3, parte 2 per tornare all’interno di un mondo coloratissimo e travolgente in grado di farci sognare e farci uscire, almeno per qualche ora del nostro tempo, dal grigiore della realtà. E cosa c’è di più bello?
Voto: 7
Come finisce Bridgerton 3, parte 1
Fonte : Today