Vannacci non si scusa con Paola Egonu: “I suoi tratti non rappresentano la maggioranza degli italiani”

Il generale Roberto Vannacci torna a far parlare di sé e lo fa sull’argomento a lui più caro, ovvero la possibilità di definire “non normale” chiunque non rispetti presunti canoni di “italianità” o un orientamento sessuale diverso dall’eterosessualità. E lo fa parlando della lettera aperta scritta alla campionessa di volley, Paola Egonu, in cui aveva in parte ritrattato alcune frasi del suo libro che gli erano costate una denuncia per diffamazione da parte dell’atleta, che si era sentita discriminata per alcuni riferimenti ai suoi tratti somatici contenuti nel controverso volume.

Dai nordafricani che “puzzano” ai “puttan tour” con gli amici: il generale Vannacci senza freni 

“A seguito delle incomprensioni che si sono verificate dal momento della pubblicazione – aveva scritto Vannacci in una lettera aperta inviata a Paola Egonu –  è mia intenzione fornirle I’interpretazione autentica delle parole e delle espressioni da me usate nei suoi confronti. Senza alcuna intenzione offensiva, ritengo che le diversità e le differenze di religione, di cultura, di origini, di etnia rappresentino una ricchezza per la società e non vadano travisate con la discriminazione. Non ho mai avuto dubbi sulla sua cittadinanza italiana e sono personalmente e convintamente fiero che lei rappresenti il nostro tricolore con la sua eccellenza sportiva ma questo non può celare visivamente la sua origine di cui, sono convinto, lei stessa vada fiera”. Parole che avevano indotto a pensare a un pentimento, quantomeno di facciata, ma che sono state ritrattate dall’ex Folgore, forse perché ritenute troppo “morbide” per una campagna elettorale che sia lui che Salvini stanno portando avanti proponendo argomenti estremamente divisivi: “Non ho mai chiesto scusa all’atleta – ha puntualizzato il generale – perché non ce ne sono i motivi, ma ho fornito solo dei chiarimenti già esternati in decine di interviste. Ho tra l’altro ribadito che le caratteristiche somatiche della signora Egonu non rappresentano la stragrande maggioranza degli italiani”.

Vannacci: “Il modello trasgressivo mi crea la nausea”

Ammesso che nel 2024 si possa ancora parlare di quanto i tratti somatici di una persona rappresentino o meno gli italiani, il dubbio che sale ascoltando le continue esternazioni di Roberto Vannacci è quale sia l’utilità di ribadire continuamente certi concetti. In sostanza: Se Paola Egonu ha la pelle di un colore diverso dalla sua (fatto abbastanza evidente), che a sua volta è più scura di quella di molti abitanti del Veneto, che importanza ha ribadirlo continuamente? E soprattutto: contro quale “censura” combatterebbe il generale visto che le sue opinioni sono diffuse a reti unificate e riprese da tutti i giornali? Domande destinate a non trovare risposta.

Vannacci contro Nemo, il vincitore dell’Eurovision: “Nauseante” 

“L’Eurovision ci dà una rappresentazione di un’Europa che è totalmente falsata – ha detto in una recente intervista che nessuno ha censurato – che diffondiamo a milioni di bambini e di adolescenti che lo stanno guardando. E propone un modello che non rappresenta la mia idea di Europa. Sembra quasi che questo modello trasgressivo, totalmente eccentrico, sia quello che dobbiamo perseguire. Invece questo modello mi crea la nausea”. Insomma, nel modello di Europa che sogna il generale non ci sono vestiti colorati e pettinature eccentriche, perché a lui – che dovrebbe essere abituato a immagini terribili sui campi di battaglia – danno la nausea. Però il “pensiero unico” è quello degli altri.

Fonte : Today