Project Starline e l’accordo fra Google e HP che cambierà le videoconferenze per sempre

Con un annuncio inaspettato, soprattutto perché arriva a poche ore dal suo evento annuale I/O 2024, Google ha svelato di avere firmato un accordo di collaborazione con HP per “iniziare la commercializzazione di Project Starline nel corso del 2025”.

Starline, che provammo l’anno scorso proprio in occasione del precedente evento I/O (rimanendone onestamente impressionati), è una tecnologia dedicata alle videoconferenze che può essere descritta come una via di mezzo fra gli avatar della realtà virtuale di Meta o di Apple e gli ologrammi di Star Wars. Che però funziona meglio di tutte e due le cose.

youtube: come funziona Project Starline

“Integrato in Google Meet e Zoom”

Come raccontammo allora (qui), Project Starline è una combinazione di hardware e software: nessun visore da indossare, ma due grandi schermi dove chiamante e ricevente vengono ricostruiti in 3D alla perfezione grazie alle telecamere posizionate sopra, a destra e a sinistra dei pannelli, con l’intelligenza artificiale a mettere insieme le immagini e a elaborarle praticamente in tempo reale.

Allora avevamo immaginato che i due ostacoli a una rapida messa in vendita di Starline sarebbero stati la capacità di calcolo necessaria per elaborare le informazioni ricavate dalle fotocamere e il costo vivo dei dispositivi necessari a fare funzionare tutto. Con l’annuncio di oggi, Google ha svelato che la scelta di HP non è casuale: “La loro esperienza in campo informatico, combinata con l’impegno nelle soluzioni collaborative della gamma Poly (i prodotti di HP per il lavoro da remoto, ndr), li mette in una posizione unica per portare in tutto il mondo questa esperienza nuova e innovativa”.

Ancora non è chiaro che cosa questo significhi dal punto di vista economico, per le aziende o le singole persone che vorranno comprare un terminale per Project Starline, ma da Google hanno spiegato che “stiamo lavorando per integrarlo direttamente nei servizi di videoconferenza di uso più comune, come Meet e Zoom”.

L’azienda ha anche aperto un minisito (questo) che raccoglie ulteriori informazioni sul prodotto e si apre con un nuovo video che mostra il dispositivo in funzione: è lo stesso che si trova più sopra in questa pagina, ma non è nemmeno lontanamente in grado di rendere l’idea di quello che significhi vedere questa tecnologia in azione dal vivo.

@capoema

Fonte : Repubblica