Guai per Goodyear, perquisizioni in tre sedi europee: inchiesta per omicidio colposo

Con una vasta operazione di polizia, definita “spettacolare e senza precedenti”, le autorità francesi hanno effettuato una serie di perquisizioni in tre diverse sedi della Goodyear, colosso statunitense degli pneumatici e terzo produttore mondiale dopo Bridgestone e Michelin, con un fatturato annuo di quasi 4 miliardi di dollari. Il blitz delle forze dell’ordine è arrivato dopo la richiesta di assistenza penale internazionale emessa da Marc Monnier, giudice istruttore della procura di Besançon, e fa parte di un’ampia indagine condotta dalle autorità giudiziarie francesi che coinvolge magistrati di diversi paesi dell’Unione Europea. Un’inchiesta per “omicidio colposo” aperta dopo alcuni incidenti mortali causati dallo scoppio delle gomme prodotte dalla multinazionale americana.

Goodyear, perquisizioni in Francia, Belgio e Lussemburgo

Nel dettaglio, gli investigatori hanno sequestrato diversi documenti in tre luoghi specifici: la sede centrale di Goodyear France nel quartiere degli affari La Défense, appena fuori Parigi, dove sono stati inviati i gendarmi dell’unità di ricerca di Amiens; la sede centrale di Goodyear Europe a Bruxelles, Belgio; e lo stabilimento di Colmar-Berg in Lussemburgo, dove vengono prodotti pneumatici destinati principalmente al mercato europeo. Come spiegato all’Afp dal procuratore Etienne Manteaux, le indagini puntano a chiarire se l’azienda ha effettuato le dovute verifiche di sicurezza sulle gomme difettose: “L’obiettivo di queste ricerche è quello di determinare il grado di conoscenza da parte di Goodyear della pericolosità degli pneumatici Marathon LHS II e Marathon LHS II e il numero di sinistri che sono stati portati alla sua attenzione”. Come spiega Le Monde, l’operazione è stata preparata in totale segretezza tramite Eurojust, l’agenzia Ue che si occupa di cooperazione giudiziaria in materia penale, così da poter preservare l’elemento sorpresa. Uno scandalo simile, se confermato, potrebbe provocare un grave danno d’immagine alla multinazionale statunitense.

Incidenti mortali e pneumatici: i casi “sospetti”

Il giudice di Besançon ha aperto l’inchiesta per omicidio colposo indagando su tre casi di collisioni mortali. Nel primo, avvenuto nel luglio del 2014 sull’autostrada A36 nel Doubs, l’autocisterna di Jean-Paul Rollet è stata violentemente colpita da un altro veicolo pesante che aveva appena oltrepassato la barriera centrale dopo lo scoppio dello pneumatico anteriore sinistro. Nell’incidente hanno perso la vita entrambi i conducenti. La moglie di Rollet, Sophie, sospettando la responsabilità delle gomme nello scontro, nel 2016 ha presentato una denuncia al tribunale di Besançon per far ripartire le indagini. Sono così emersi altri due casi, avvenuti a Doubs, nella Somme nel luglio 2014 e a Yvelines nell’aprile 2016, in cui altre quattro persone hanno perso la vita. Come confermato dalle indagini, entrambi gli incidenti erano stati causati dall scoppio di uno pneumatico, che ha poi causato la perdita di controllo dei veicoli da parte dei conducenti. Dalle analisi sarebbe inoltre emerso che lo scoppio non era stato provocato da fattori esterni ma da un difetto di fabbricazione, una particolare “decoesione degli strati metallici che costituiscono la struttura dello pneumatico” Nell’inchiesta sono stati presi in considerazione, ma soltanto a titolo informativo a causa della prescrizione, altri quattro incidenti simili avvenuti tra il 2011 e il 2014 nell’Hérault, nell’Indre e nell’Isère, in cui sono morte due persone.

Fonte : Today