Gli aiuti umanitari diretti a Gaza che vengono distrutti dai raid e dai coloni israeliani

I convogli umanitari diretti a Gaza sono finiti più volte nel mirino delle bombe delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). È quanto denuncia Human Rights Watch, dopo aver calcolato che da ottobre le forze di Tel Aviv hanno effettuato almeno otto attacchi contro convogli umanitari e sulle loro strutture a Gaza, anche dopo che le organizzazioni umanitarie avevano fornito le loro coordinate alle autorità israeliane. Inoltre, denuncia l’ong, le Forze di Difesa Israeliane non hanno avvertito le organizzazioni umanitarie per tempo prima di sferrare gli attacchi, nei quali sono morte o sono rimaste ferite 31 persone.

Il rapporto cita il raid del primo aprile scorso in cui sette operatori umanitari sono stati uccisi, in un attacco sferrato dai droni nella città di Deir al-Balah. I missili hanno colpito un convoglio di tre mezzi della World Central Kitchen, due contrassegnati con il logo dell’organizzazione sul tetto e tutti con a bordo civili. Secondo quanto riportato da Hrw, il convoglio “stava percorrendo una rotta che l’organizzazione ha detto di aver concordato con l’esercito israeliano”.

Attacchi ingiustificati

Secondo l’organizzazione per i diritti umani, in questi otto eventi almeno 15 persone sono state uccise e 16 ferite, tra operatori umanitari e persone che li accompagnavano Ma andiamo con ordine. Il 9 dicembre – si legge nel rapporto di Human Rights Watch – la marina israeliana ha sparato colpi di cannone 20 mm contro una sede dell’Unrwa composta da due edifici a Rafah. L’attacco è stato compiuto in tarda serata: 10 dipendenti dormivano all’interno. L’agenzia ha detto di aver condiviso come previsto le coordinate dell’ostello con le autorità israeliane prima dell’attacco, anche il giorno stesso, e di non essere a conoscenza di alcun obiettivo militare nell’area in quel momento. Secondo l’Unrwa non è stato ricevuto alcun preavviso dell’attacco. Il rapporto descrive ancora un episodio risalente all’8 gennaio, quando è stato colpito un edificio in cui più di 100 membri dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf) e le loro famiglie si erano rifugiati a Khan Younis. La figlia di cinque anni di un operatore di Msf è stata uccisa e quattro persone sono rimaste ferite. Msf non aveva individuato alcun obiettivo militare nell’area e non era stata avvertita dell’attacco.

Hrw descrive nel dettaglio altri cinque attacchi: contro un convoglio di MSF il 18 novembre, un ostello per gli operatori dell’International Rescue Committee and Medical Aid for Palestine il 18 gennaio, un convoglio dell’Unrwa il 5 febbraio, una sede di MSF il 20 febbraio e una casa che ospitava un dipendente dell’American Near East Refugee Aid l’8 marzo.

L’attacco dei coloni ai convogli con gli aiuti umanitari

Non c’è solo l’accusa della ong Human Rights Watch verso lo Stato di Israele per i raid militari contro gli aiuti militari. Da diverse ore sono diventati virali sui social media i video con cui si denunciano gruppi di coloni ed estremisti israeliani che assaltano i convogli umanitari distruggendo gli aiuti umanitari diretti a Gaza, fermandolo al checkpoint di Tarqumiya, nella Cisgiordania occupata. Come si vede nel filmato, verificato dall’agenzia Reuters utilizzando punti di riferimento geografici, i gruppi hanno assaltato i camion, gettando in strada e calpestando i pacchi di cibo destinati alla popolazione civile stremata dalla guerra e da una catastrofica crisi alimentare. Quattro manifestanti, incluso un minore, sono stati arrestati al termine dell’azione. 

È solo l’ultimo di una serie di episodi di boicottaggio attivo degli aiuti da parte di estremisti israeliani, che ha sollevato la dura condanna degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Gli attacchi “degli estremisti” israeliani ai camion di aiuti diretti a Gaza sono “spaventosi” e lo Strato ebraico deve garantire la sicurezza dei convogli. Lo ha affermato il ministro degli Esteri britannico David Cameron, sottolineando che “gli abitanti di Gaza sono a rischio carestia e hanno un disperato bisogno di rifornimenti”. “Israele deve far si’ che gli aggressori ne rispondano e fare di più per consentire l’arrivo degli aiuti”, ha aggiunto, assicurando che farà presente le sue “preoccupazioni al governo israeliano”.

Anche la Casa Bianca ha condannato l’attacco contro un convoglio umanitario diretto a Gaza da parte di coloni israeliani che hanno gettato pacchi di cibo sulla strada e dato fuoco ai veicoli. “È un oltraggio che ci siano persone che attaccano e saccheggiano questi convogli provenienti dalla Giordania, diretti a Gaza per fornire assistenza umanitaria”, ha detto ai giornalisti il ​​consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan. “Stiamo esaminando gli strumenti a nostra disposizione per rispondere a questa situazione”, ha aggiunto. “Stiamo anche esprimendo le nostre preoccupazioni al più alto livello del governo israeliano, ed è qualcosa verso cui non ci nascondiamo: si tratta di un comportamento completamente e assolutamente inaccettabile”.

Fonte : Today