La Conferenza episcopale indonesiana celebra il suo centenario

I primi incontri tra prefetti e vicari apostolici avvennero nel 1924, quando il Paese era ancora una colonia olandese. Nell’anniversario un’Assemblea straordinaria e l’inaugurazione della nuova sede degli uffici. Il rappresentante del governo per le relazioni con i cattolici: “Lavoriamo insieme per le aree più trascurate del Paese”. 

Jakarta (AsiaNews) – La Conferenza episcopale indonesiana (KWI) è riunita in questi giorni per un’Assemblea straordinaria in occasione delle celebrazioni del suo centenario. I vescovi del Paese fanno infatti risalire l’origine del proprio cammino comune a un incontro di tutti i prefetti e dei vicari apostolici dell’allora colonia olandese che tenne il 13 maggio 1924 nella cattedrale di Jakarta. In occasione di queste celebrazioni domani verrà anche la benedizione dei nuovi uffici della Conferenza episcopale. “Camminare insieme per il bene della Chiesa e della nazione” è il tema scelto per questo appuntamento, che giunge a pochi mesi dalla visita di papa Francesco prevista per il mese di settembre.

Alla sessione di apertura dell’Assemblea, ieri pomeriggio, hanno portato il loro saluto il nunzio apostolico mons. Piero Pioppo, il responsabile per il dipartimento delle relazioni coi cattolici del Ministero indonesiano per gli Affari religiosi (Kemenag) dott. Suparman, e il presidente del Sinodo della Chiesa protestante, Gomar Gultom.

Mons. Pioppo ha sottolineato l’attenzione della Conferenza episcopale indonesiana a vivere nel segno della sinodalità questa ricorrenza. “I vescovi vogliono vivere la loro missione attuale in continuità con il passato – ha detto il nunzio -. Nello stile di Gesù e dei suoi discepoli, non hanno mai trascurato la loro missione di far crescere la Chiesa e la nazione”. Il presule si è detto inoltre certo che an che la visita di papa Francesco darà ulteriore impulso a questo cammino.

A nome del governo il dr. Suparman ha dichiarato la disponibilità delle autorità civili a collaborare con la Chiesa per lo sviluppo della nazione. Una vicinanza che – ha spiegato ad AsiaNews – è rivolta in particlolare all’impegno nelle periferie del Paese. II funzionario del ministero per gli Affari religiosi promette anche aiuti finanziari soprattutto per le comunità delle aree remote più trascurate che vogliono rinnovare i luoghi di culto e le strutture educative. “La nostra attenzione è rivolta soprattutto alle persone che vivono in queste zone”.
Da parte sua il presidente della Conferenza episcopale mons. Antonius Subianto, vescovo di Bandung, ha espresso la sua fiducia nel cammino della Chiesa in Indonesia e nella sua capacità di collaborare con tutti gli altri gruppi della società per il bene del Paese.

Fonte : Asia