Elezioni europee, i programmi dei partiti dicono poco sui diritti civili

A meno di un mese dalle elezioni europee 2024, che si terranno l’8 e 9 giugno, in Italia solo 4 grandi formazioni politiche hanno pubblicato ufficialmente i loro programmi elettorali. Sono il Partito democratico, Movimento 5 stelle, Azione e Forza Italia-Noi moderati. Degli altri non si sa ancora nulla. Inoltre, tranne nel caso del Partito democratico e del Movimento 5 stelle, i diritti civili sono un tema quasi completamente assente nei siti, nei manifesti o nei programmi degli altri partiti e quando se ne parla vengono affrontati in maniera molto ampia, includendo altri argomenti.

Cosa dicono i partiti sui diritti civili in vista delle elezioni europee

  1. Partito democratico
  2. Alleanza Verdi-Sinistra
  3. Movimento 4 stelle
  4. Stati uniti d’Europa
  5. Azione
  6. Forza Italia-Noi moderati
  7. Lega
  8. Fratelli d’Italia
I leader dei partiti italiani candidati alle europee. Da sinistra: Antonio Tajani (Forza Italia), Matteo Renzi (Stati Uniti d'Europa), Elly Schlein (Partito democratico), Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), Matteo Salvini (Lega), Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle), Carlo Calenda (Azione)
Come trovare i candidati alle elezioni europee

Wired ha realizzato un calcolatore che permette di conoscere i nominativi delle persone candidate dai principali partiti nelle cinque circoscrizioni in cui è divisa l’Italia

Partito democratico

Il partito guidato da Elly Schlein ha lanciato la campagna elettorale per le elezioni europee focalizzandosi su una serie di dicotomie. Sul piano dei diritti, gli slogan utilizzati sono “una famiglia, non un bersaglio” e “l’Europa che vogliamo è inclusiva”, per sottolineare la volontà di lottare per il riconoscimento di uguali diritti anche per le cosiddette famiglie omogenitoriali o monoparentali. Durante la conferenza stampa per il lancio della campagna Schlein ha poi citato come punti cardine della propria azione in Unione europea la difesa del “diritto alla salute, diritto alla casa, diritto allo studio” e dei “diritti delle donne”.

Nel programma dedicato alle elezioni europee, il tema dell’uguaglianza viene ampliato con la proposta di promuovere “un’Europa femminista, che attui pienamente e concretamente il principio di uguaglianza tra uomini e donne”. Si fa quindi riferimento alla trasparenza salariale di genere, alla parità salariale e al contrasto della violenza di genere e contro le donne, anche tramite la ricerca di una definizione europea del reato di stupro basato sulla definizione di consenso. Altre proposte riguardano l’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, l’approvazione di leggi per parificare i congedi di maternità e paternità, promuovere la salute sessuale e riproduttiva, combattere la marginalizzazione e la discriminazione delle persone con disabilità.

Il programma dedica poi ampio spazio alla difesa dello stato di diritto e dei diritti fondamentali delle persone, anche tramite la riforma di alcuni trattati per dare alla Commissione più poteri per sanzionare quei paesi che commettono violazioni dei diritti. Il partito si impegna quindi a trovare soluzioni legislative per garantire a tutte e tutti il diritto di voto anche quando si risiede in paesi terzi, a far adottare la direttiva che istituisce il reato di discriminazione in tutti gli stati membri, assicurare pari diritti alle persone della comunità lgbtqia+, promuovere pari opportunità e pari accesso all’istruzione, estendere i diritti e i doveri della cittadinanza ai figli di persone migranti nati in Europa e a chi studia e lavora in Unione europea.

Alleanza Verdi-Sinistra

La federazione ambientalista e socialista guidata da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni non ha diffuso un documento programmatico per le europee. Tuttavia, la stessa campagna elettorale si sta basando sulla tutela dei diritti umani e dello stato di diritto in tutti i paesi europei. Il partito ha infatti candidato tra le sue fila Ilaria Salis, l’antifascista italiana detenuta da oltre un anno in Ungheria, senza prove e in condizioni disumane, per aver partecipato a una manifestazione antinazista a Budapest. Se eletta Salis potrà essere liberata ottenendo l’immunità parlamentare.

Fonte : Wired