Gli Stati Uniti hanno revocato le licenze che permettevano ad alcune aziende americane, tra cui Intel e Qualcomm, di fornire chip per dispositivi portatili a Huawei, il colosso tech che ha sede a Shenzen, in Cina.
Il divieto, secondo quanto riferito a Reuters da diverse fonti, avrebbe effetto immediato.
Il Dipartimento del Commercio americano ha confermato la revoca delle licenze, senza però specificare i nomi delle aziende coinvolte.
La revoca delle licenze è arrivata a poche ore dal lancio del nuovo Huawei MateBook X Pro, un notebook dotato di processore Intel presentato nel corso di un evento che si è svolto a Dubai.
Il processore in questione è il nuovo Intel Core i9, che Intel ha presentato come un “AI chip”, vale a dire una tecnologia che consente ai computer che lo utilizzano di gestire i calcoli complessi dell’intelligenza artificiale.
Intel ha potuto finora vendere i suoi processori a Huawei sulla base di una licenza rilasciata dall’amministrazione Trump nel 2020. Questa licenza scade alla fine del 2024 ma i repubblicani, preoccupati dall’avanzamento tecnologico della Cina, hanno fatto pressione su Biden affinché sfumasse prima del tempo.
La nuova sanzione rappresenta un’ulteriore escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina nel settore tecnologico. Huawei era già stata inserita dal governo americano nella lista di aziende a cui viene proibito di acquistare prodotti tech da aziende statunitensi.
Tale divieto, imposto dagli Usa nel 2019, ha avuto conseguenze profonde sull’espansione e sui ricavi di Huawei, in particolare sul business dei suoi smartphone, che non hanno più potuto contare – tra le altre cose – su processori avanzati e sul sistema operativo Android.
Nonostante questo, recentemente Huawei è riuscita a produrre smartphone 5G dotati di chip da 7 nanometri, un processore che in teoria è impossibile da produrre in Cina proprio per via dell’embargo sulle tecnologie necessarie a realizzarlo.
Il processore Kirin900s, di cui è provvisto l’ultimo smartphone top di gamma Mate Pro 60, lanciato a fine 2023, ha contribuito a una nuova ascesa di Huawei, soprattutto in Cina.
I dati Counterpoint relativi agli smartphone spediti nel primo trimestre del 2024, in Cina, hanno evidenziato un +70% di dispositivi spediti da Huawei rispetto ai primi tre mesi del 2023. Attualmente l’azienda di Shenzen domina il mercato cinese degli smartphone, ai danni dell’americana Apple che ha invece accusato un calo delle spedizioni di iPhone del 10% nel paese asiatico.
Fonte : Repubblica