A poche ore dalla finale dell’Eurovision Song Contest un concorrente è stato squalificato. I Paesi Bassi non saranno in gara in quanto sul loro rappresentate, il cantante Joost Klein, sta indagando la polizia svedese in seguito a una “denuncia presentata da una membro femminile della troupe di produzione in seguito a un incidente avvenuto dopo la sua esibizione nella semifinale di giovedì sera. Mentre il processo legale procede, non sarebbe appropriato che lui continuasse nel concorso”. È quanto comunicato in una nota gli organizzatori dell’Eurovision senza aggiungere nessun altro dettaglio sul perché della denuncia.
“Desideriamo chiarire che, contrariamente a quanto riportato da alcuni media e alle speculazioni sui social media, questo incidente – si legge ancora nella nota – non ha coinvolto altri concorrenti o membri delle delegazioni. Abbiamo una politica di tolleranza zero verso i comportamenti inappropriati durante il nostro evento e ci impegniamo a garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutto il personale del concorso”. “Alla luce di ciò il comportamento di Joost Klein nei confronti di un membro del team è stato considerato una violazione delle regole del concorso. La Finale del 68° Eurovision Song Contest andrà avanti ora con 25 canzoni partecipanti”, queste le ultime parole del comunicato.
Il cantante 26enne è sotto inchiesta da parte della polizia svedese, ma è in stato di libertà: secondo quanto è stato riportato dall’emittente pubblica svedese Svt contro Joost Klein penderebbe una denuncia per “minaccia illegale” che potrebbe anche essere di carattere verbale, al momento non si hanno ulteriori dettagli.
Chi è Joost Klein
Klein ha 26 anni, è uno YouTuber e cantante. Ha perso i genitori da bambino ed è stato cresciuto dal fratello e dalla sorella. La canzone, Europapa, con cui gareggiava all’Eurovision racconta la sua storia, quella di un orfano che viaggia per l’Europa. In particolare era dedicata a suo padre: “Lui è una delle mie più grandi ispirazioni. Mi ha insegnato ad avere una mente aperta. Mi ha insegnato a non guardare le etichette. Semplicemente le persone sono persone”.
La posizione della tv olandese Avrotros
La tv olandese, Avrotros, considera “sproporzionata” la decisione dell’Ebu di squalificare Joost in seguito alla denuncia di un membro della troupe per “intimidazioni”. Klein sarebbe accusato di averle rivolto insulti sessisti dopo essersi esibito sul palco giovedì sera, durante una delle semifinali del’Eurovision. Questa è le versione che riportano i media svedesi sulla base delle informazioni rilasciate dalla polizia.
Non è chiaro cosa sia successo davvero nel backstage, ma Avrotros ha fornito una ricostruzione che conferma l’incidente ma prova a scagionare il cantante. Secondo questa versione, si legge in una nota, “Joost è stato filmato quando era appena sceso dal palco e doveva correre in camerino” contrariamente a quanto era stato concordato. Il cantante avrebbe ripetutamente “detto che non voleva essere filmato. Questo non è stato rispettato – si legge nel post pubblicato su Instagram – Questo ha portato a un movimento minaccioso da Joost verso la telecamera. Joost non ha toccato la donna. Questo incidente è stato segnalato, seguito da un’indagine da parte dell’EBU e della polizia”. I responsabili di Avrotros affermano di aver provato a far cambiare idea all’Ebu rigurardo alla squalifica “tuttavia, l’Ebu ha comunque deciso di squalificare Joost Klein”. Una decisione “molto pesante e sproporzionata. Siamo a favore delle buone maniere, non devono esserci malintesi al riguardo, ma a nostro avviso un ordine di esclusione non è proporzionale a questo incidente”.
Fonte : Today