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Nuovo caso a Eurovision a poche ore dalla finale. L’artista irlandese Bambie Thug ha chiesto a EBU spiegazioni in merito ai commenti offensivi della Tv israeliana nei suoi confronti. La cantante non ha mai nascosto le sue posizioni pro Palestina, definendo la partecipazione di Israele a Eurovision “contraria ai principi della manifestazione”. In un post social ha detto: “Spero di esibirmi in finale”.
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Eurovision 2024 si sta rivelando una delle edizioni più complesse della manifestazione da molti anni a questa parte. Al complesso clima di contestazione politica delle settimane che hanno preceduto questa edizione in relazione alla partecipazione di Israele si sono infatti sommati dei fatti collaterali che stanno contribuendo a generare una condizione di tensione.
Dopo la vicenda dei dati del televoto erroneamente mostrati dalla Rai, che vedevano Israele come paese più votato nella seconda semifinale, c’è stata la vicenda di Joost Klein, l’artista olandese squalificato dall’organizzazione a causa di comportamenti inopportuni nei confronti di una donna in occasione della parata e le prove generali del venerdì.
Bambie Thug salta le prove prima della finale
La giornata del sabato, che precede l’evento finale durante il quale verrà proclamato il vincitore di questa edizione di Eurovision non si sta dimostrando più tranquilla, vista la situazione che riguarda Bambie Thug, portacolori dell’Irlanda all’Eurovision Song Contest 2024.
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L’artista ha saltato la prova generale finale, spiegando le ragioni della sua assenza in una storia pubblicata sui social in cui specifica che la sua decisione è arrivata dopo una circostanza che ha richiesto “attenzione urgente” da parte di EBU. La cantautrice irlandese, che dovrebbe rappresentare l’Irlanda nella Grand Final di stasera con la canzone Doomsday Blue, ha scritto: “Si è verificata una situazione mentre aspettavamo di andare sul palco per le prove della parata della bandiera che penso necessiti di attenzione urgente da parte di EBU, che ha preso sul serio la questione e abbiamo discusso delle azioni da intraprendere”. L’artista ha quindi aggiunto: “Ciò significa che mi sono perso la prova generale – mi dispiace davvero per i fan che sono venuti a vedermi”, concludendo: “Spero di vedervi sul palco stasera.”
In risposta, gli organizzatori dell’Eurovision hanno dichiarato: “Bambie Thug non si è esibita nella prova generale e al suo posto è stato utilizzato il filmato della loro esibizione nella seconda prova generale”.
La “situazione” di cui l’artista parla si riferisce ai commenti della Tv israeliana nei suoi confronti prima dell’esibizione in semifinale. Come si legge sul sito ufficiale della TV irlandese RTÉ, Bambie Thug ha chiesto all’EBU di rispondere ai commenti fatti dalla televisione israeliana prima della sua esibizione nella semifinale di martedì. L’artista sostiene che il commento ha violato le regole dell’Eurovision.
I commenti della Tv israeliana su Bambie Thug: “Ci saranno simboli satanici”
Durante la semifinale di martedì, un commentatore dell’emittente pubblica israeliana (KAN), ha avvertito i telespettatori con bambini che l’esibizione di Bambie Thug sarebbe stata “la più spaventosa” della serata. Il commentatore, specificando che in Irlanda ci sarebbe stata qualche controversia sulla canzone, aggiungeva: “Ci saranno molti incantesimi e magia nera e vestiti scuri, simboli satanici e bambole voodoo, come a Cats Square a Gerusalemme a metà degli anni ’90″. Quindi ha aggiunto che a Bambie Thug piace “parlare negativamente di Israele”, per poi aggiungere: “Ma di questo possiamo parlare dopo. Preparate le vostre maledizioni”.
Le posizione di Bambie Thug contro Israele
Bambie Thug non ha fatto mistero delle sue posizioni pro Palestina e in opposizione a Israele. L’artista, rispondendo alla domanda su come si fosse sentita quando l’artista israeliana in gara Golan si è qualificata per la finale ha detto: “Ho pianto con la mia squadra”. L’artista si era infatti espressa contro la partecipazione di Israele a Eurovision dicendo si trattasse di qualcosa che andava in completa opposizione a tutto ciò che la manifestazione intende essere.
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Fonte : Fanpage