Il 29 aprile, intorno alla mezzanotte, una banda di ragazzi ha rapinato una pizzeria d’asporto a Bologna. Uno dei giovani, tutti mascherati, impugnava un machete lungo mezzo metro con cui minacciava gli addetti, mentre gli altri mettevano le mani sul bottino. A una decina di giorni dalla rapina la polizia ha identificato e fermato un 18enne e tre 17enni.
Immagini Polizia di Stato
Il 29 aprile scorso, intorno alla mezzanotte, una banda di ragazzi, composta da tre minorenni e un maggiorenne, ha messo a segno una rapina in una pizzeria d’asporto in via Toscana, alla periferia di Bologna.
Uno dei giovani, tutti mascherati, impugnava un machete lungo mezzo metro con cui minacciava gli addetti, mentre gli altri mettevano le mani sul bottino, circa 200 euro dalla cassa e i cellulari dei dipendenti, come si vede nelle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del locale e diffuse dalla polizia.
A una decina di giorni dalla rapina la polizia ha identificato e fermato tutti i componenti del gruppo: un 18enne e tre 17enni.
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Per gli investigatori della squadra Mobile che hanno condotto le indagini sono state fondamentali le immagini delle telecamere della pizzeria, che hanno ripreso molte fasi della rapina, e altri video di telecamere stradali che hanno filmato la fuga dei rapinatori, a bordo di una Fiat Punto rubata qualche giorno prima a Marzabotto e poi abbandonata in via Ferrarese.
All’interno del mezzo è stato trovato anche il machete. Il primo a essere identificato è stato il 18enne, che impugnava l’arma e già noto alle forze dell’ordine.
Il giovane è stato catturato dalla polizia di frontiera in provincia di Como, al confine con la Svizzera, mentre tentava la fuga. Il giovane risultava ricercato anche per una rapina commessa a Napoli.
Due dei 17enni sono stati invece rintracciati in una struttura di accoglienza per minori del Bolognese, dove erano ospiti e dove sono stati trovati anche alcuni vestiti che indossavano durante la rapina.
Al quarto componente della banda, anche lui 17enne, gli investigatori sono arrivati indagando sui social. I ragazzi si erano scattati alcune foto insieme. Queste sarebbero state poi confrontate con le immagini della rapina, hanno permesso di arrivare anche a lui.
Una volta identificato i carabinieri lo hanno rintracciato a Poviglio, in provincia di Reggio Emilia. Tutti e quattro, anche se giovanissimi, avevano precedenti.
Fonte : Fanpage