Pierina Paganelli uccisa in garage: test di massa come con Yara per trovare l’assassino

Sono passati 7 mesi da quando venne trovato il corpo di Pierina Paganelli nel vano delle scale del condominio di via del Ciclamino, a Rimini, massacrato con ventinove coltellate. Al momento non ci sono indagati ma, allo stesso tempo, il delitto ha scoperchiato relazioni clandestine e rancori famigliari intorno alla vittima. Ora, come riporta RiminiToday, i figli di Paganelli, tramite i legali, chiedono che si allarghi il campo delle indagini sottoponendo al test del Dna tutti i cinquecento residenti del condominio. La stessa cosa accadde per le indagini sull’uccisione di Yara Gambirasio a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo.

Pierina Paganelli trovata morta in garage: condominio sott’occhio

L’uccisione di Pierina Paganelli ha suscitato un forte clamore mediatico, con varie trasmissioni televisive nazionali concentrate sulla cerchia di persone intorno alla vittima: Giuliano Saponi, il figlio, protagonista di un misterioso incidente stradale prima dell’omicidio e per il quale era finito in coma. Manuela Bianchi, la nuora di Pierina che aveva trovato il corpo senza vita della 78enne: per lei l’indagine aveva fatto emergere una relazione extraconiugale col vicino Louis Dassilva, quest’ultimo sposato con Valeria Bartolucci, ex amica della Bianchi. Loris Bianchi, fratello di Manuela, nei primi giorni dell’indagine sarebbe invece stato protagonista di una serie di incongruenze sul suo alibi fornito agli investigatori della Squadra mobile.

Le attenzioni si sono sempre rivolte a residenti e frequentatori dello stabile di via del Ciclamino, passato e ripassato al setaccio da investigatori e Scientifica a caccia di indizi. Tuttavia, Davide Barzan, consulente dello studio legale Barzan che tutela Manuela e Loris Bianchi, ha sempre sostenuto che a uccidere la 78enne possa essere stato un assassino esterno alla cerchia di famigliari e conoscenti. Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi, i figli della vittima sono invece fiduciosi che in tempi brevi possa esserci una svolta sulle indagini. Per loro conto è stato presentato un memoriale in Procura dove si chiede di allargare il cerchio delle indagini e sottoporre al test del dna tutti i residenti del condominio, circa 500 persone: la svolta potrebbe arrivare da qui. 

Fonte : Today