Alpitronic, di cosa si occupa l’azienda colpita da un incendio a Bolzano

Nella mattinata dell’8 maggio a Bolzano si è sviluppato un grosso incendio nella sede dell’azienda di tecnologie elettroniche Alpitronic, che i vigili del fuoco che stanno cercando di tenere sotto controllo. Per il momento non ci sono notizie di morti o feriti. L’Alpitronic, fondata nel 2009 come startup da quattro ingegneri – Andreas Oberrauch, Alessandro Ciceri, Sigrid Zanon e Philipp Senoner – rappresenta un punto di riferimento nel settore dell’elettronica di potenza e delle colonnine di ricarica per auto elettriche.

Alpitronic, che conta oltre cinquecento dipendenti, la maggior parte dei quali dedicati allo sviluppo delle tecnologie aziendali, ha una missione chiara: guidare il mondo verso la mobilità sostenibile, offrendo soluzioni basate su tecnologie all’avanguardia. La società vanta una vasta esperienza nell’elettronica, che si riflette nel suo prodotto di punta, l’Hypercharger, una stazione di ricarica rapida che combina ingegneria avanzata e design. Alpitronic ha rapidamente conquistato un ruolo di primo piano, attirando l’attenzione dell’industria aerospaziale e avviando partnership significative, come un progetto di sviluppo con Bmw nel 2010. In particolare, il lavoro sugli inverter a commutazione risonante ha reso nel tempo l’azienda un centro d’avanguardia.

Con il crescere del successo, nel 2015 Alpitronic ha trasferito la propria sede dal Noi Techpark di Bolzano ai Piani, nell’ex sede dei Magazzini del Consorzio agricolo Dodiciville, oggi colpita dal rogo. La rapida crescita di Alpitronic ha infatti portato alla necessità di aprire nuove sedi, con uffici aperti in Baviera e a Bergamo e Bologna. Di recente, l’azienda ha ulteriormente ampliato la sua presenza globale con l’apertura di filiali a Charlotte negli Stati Uniti e a Milton-Keynes nel Regno Unito.

Fonte : Wired