Identificato un ormone che potrebbe aiutare a predire il rischio di incorrere nella depressione post-partum, così da poter intervenire precocemente, per salvaguardare la salute delle neo mamme. Si tratta di pCRH, un ormone che permette il rilascio della corticotropina placentare. Secondo un nuovo studio dell’Università della California, il suo rapido innalzamento durante la gestazione sarebbe correlato a una maggiore probabilità di sviluppare la depressione post-partum, una particolare forma di depressione che si stima colpisca il 10-15% delle donne che partoriscono. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata Psychoneuroendocrinology.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere lo studio, il team di ricerca, guidato da Isabel Almeida, ha analizzato su un campione composto da 173 donne in gravidanza le fluttuazioni dei livelli di pCRH in gestazione, per poi andare in cerca di un’eventuale correlazione tra i livelli dell’ormone in gravidanza e il rischio di sviluppare la depressione post-partum. Per farlo, gli studiosi hanno sottoposto il campione a 3 analisi del sangue durante la gestazione: tra l’ottava e la sedicesima settimana di gravidanza, tra la ventesima e la ventiseiesima e tra la trentesima e la trentaseiesima settimana. In tutte le donne, come già suggerito da precedenti studi, è emerso un aumentato livello dell’ormone pCRH, ma nel campione sono state notate differenze nelle fluttuazioni della presenza di questo ormone nel sangue. Alle donne è stato poi chiesto di rispondere a uno specifico questionario (basato sulla Edinburgh Postnatal Depression Scale), in grado di valutare la presenza di sintomi di depressione post-partum, dopo uno, sei e 12 mesi dal parto.
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I risultati della ricerca
Dai risultati dello studio è emerso che il 13.9% delle donne ha risposto al test manifestando una probabile insorgenza di depressione post-partum a un mese dalla nascita del bambino. Comparando i risultati del test psicologico agli esami del sangue, è risultato che queste donne avevano tutte avuto in comune, durante la gravidanza, un rapido innalzamento di pCRH, che aveva raggiunto anche picchi più alti rispetto alle altre gestanti.
“I nostri risultati evidenziano i cambiamenti fisiologici dinamici che si verificano durante la gravidanza e chiariscono come tali cambiamenti possono aiutare a predire la salute post-partum”, ha commentato la coordinatrice del team di ricerca Isabel Almeida.
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Fonte : Sky Tg24