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La Guardia di Finanza ha effettuato sequestri da 130 milioni di euro alla “nuova” Itavia. Secondo l’accusa, sarebbero stati bruciati i soldi ottenuti in seguito alla Strage di Ustica. Due indagati.
Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro di circa 130 milioni di euro, emesso dal gip di Milano, nei confronti di due componenti pro-tempore del Cda di Aerolinee Itavia Spa, compagnia nota per il Dc-9 di Ustica, l’aereo coinvolto nell’incidente del 27 giugno 1980 nel mar Tirreno meridionale.
Si indaga su atti di disposizione patrimoniale sui beni della società, ha spiegato la Procura. Secondo quanto emerso dalle indagini, gli amministratori che hanno ottenuto il controllo della gestione di Itavia avrebbero azzerato il patrimonio aziendale derivante dai risarcimenti corrisposti alla Spa dai Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e dei Trasporti per la strage di Ustica del 1980.
Nell’incidente del giugno del 1980 fu coinvolto il volo di linea della compagnia aerea Itavia, partito dall’aeroporto di Bologna – Guglielmo Marconi e diretto a Palermo. La partenza era programmata per le 18.15, ma venne posticipata di quasi due ore a causa di una tempesta su Bologna e dell’arrivo in ritardo dell’aeromobile Douglas Dc-9 che avrebbe dovuto trasportare circa 80 persone a Palermo.
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Stando a quanto ricostruito, anche se molti dettagli della dinamica dell’incidente non sono ancora chiari a distanza di anni, l’aereo perse il contatto radio col centro di controllo d’area di Roma, responsabile del servizio di controllo del traffico aereo ubicato presso l’aeroporto di Roma-Ciampino. Il velivolo si spezzò e i suoi frammenti caddero nel mar Tirreno. Nell’incidente morirono 81 persone tra passeggeri ed equipaggio.
Si tratta del quarto disastro aereo italiano per numero di vittime. Varie ipotesi sono state formulate nel corso degli anni riguardo alla natura e alle cause dell’incidente. Una delle più battute riguarda il coinvolgimento internazionale francese, libico e statunitense, con il DC-9 che si sarebbe trovato sulla linea di fuoco di un combattimento aereo e sarebbe stato bersagliato per errore da un missile Nato.
Fonte : Fanpage