L’inflazione sta facendo aumentare il costo della vita, e anche i prodotti che un tempo erano davvero economici, lo stanno diventando sempre di meno. Per questo ora i tedeschi stanno discutendo di un nuovo ‘price cap’, un nuovo tetto sui costi. Solo che questa volta invece che sul gas o sugli affitti, la Germania potrebbe imporlo su un altro bene di largo consumo nella nazione: il kebab.
L’impennata del costo dei doner ha fatto crescere le richieste di un programma di sovvenzioni governative per mantenere accessibile questo piatto. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, il cancelliere Olaf Scholz ha ricevuto talmente tanti attacchi sui prezzi del kebab, che il suo governo ha persino postato sui social media per spiegare che l’aumento dei prezzi è in parte dovuto all’aumento dei costi salariali ed energetici. “È sorprendente che ovunque io vada, soprattutto da parte di giovani, mi venga chiesto se non ci debba essere un freno al prezzo del doner”, ha dichiarato Scholz.
Il partito di sinistra radicale Die Linke è stato l’ultimo a intervenire sull’argomento, chiedendo, in una proposta che intende presentare al Parlamento, l’introduzione di un Dönerpreisbremse o tetto massimo per il prezzo del doner kebab, simile a quello introdotto in alcune parti del Paese per controllare gli affitti elevati. Il partito sostiene che in alcune città il kebab costa già 10 euro, rispetto ai 4 euro di due anni fa. Il partito, che a Bruxelles siede nel gruppo The Left, raccomanda un tetto massimo di 4,9 euro e di 2,90 euro per i giovani, in particolare per quelli che provengono da ambienti a basso reddito, per i quali il piatto è un alimento quotidiano.
Il documento suggerisce che ogni famiglia potrebbe ricevere dei buoni pasto proprio per il kebab. Le vendite di kebab ammontano a circa 7 miliardi di euro all’anno in Germania. Sulla base degli 1,3 miliardi di kebab consumati nel Paese ogni anno (400mila al giorno solo a Berlino), un simile programma di sovvenzioni costerebbe 4 miliardi di euro all’anno.
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Fonte : Today