“Ho provato l’AI per D&D, e sono rimasto stupito dalle possibilità che offre” spiega Matteo Mastro, content creator e youtuber autore del canale tematico Dungeon Mastro. Uno strumento come ChatGPT, infatti, può creare storie, generare enigmi, produrre immagini di personaggi e mappe, nonché dare consigli sulla gestione del gioco (anche a livello di meccaniche). Certo, i risultati possono essere più o meno soddisfacenti: ad esempio le immagini generate sono veramente pronte all’uso, mentre per tutto ciò che riguarda le meccaniche di gioco Mastro spiega di preferire ancora di avere il pieno controllo dato che una virgola in più o in meno può fare la differenza.
Come usare l’AI per le campagne dei giochi da tavolo
Come per gli altri utilizzi degli strumenti generativi con AI, il consiglio è quello di usarla al pieno delle sue potenzialità, ossia dialogandoci. “Il punto forte dell’ AI è che non siamo costretti a fare la domanda di generazione e ad accontentarci della prima risposta data, come se stessimo semplicemente digitando su un motore di ricerca. Una volta ricevuta la risposta possiamo chiedere di espandere alcuni aspetti e di toglierne altri fino a che non otteniamo il risultato migliore per noi”, aggiunte il creator. I giocatori di D&D hanno appreso come utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per l’intera sessione di gioco, utilizzando ChatGPT per creare la storia, i personaggi e persino gli enigmi da risolvere, mentre si avvalgono anche di DALL-E e Midjourney per creare illustrazioni dei loro personaggi. In questo modo l’AI diventa una persona con cui si scambiano idee per dare il via a una campagna o a un personaggio.
“Come detto in precedenza l’AI è uno strumento che può certamente aiutare, ma è appunto uno strumento. C’è bisogno di un umano dietro per usarla al meglio e soprattutto ha ancora i suoi limiti. Certo, può fornire l’idea per una campagna, ma spetta poi al master perfezionare quest’idea per la specifica situazione in cui verrà giocata. Oppure possiamo usarla per espandere qualcosa che abbiamo già in mente e che già sappiamo essere adatto al nostro tavolo”, conclude Mastro. Insomma, come per gli altri settori in cui viene utilizzata, la tecnologia generativa può facilitare il compito degli utenti e far risparmiare tempo, ma resta sempre uno strumento che da solo non può sostituire la creatività umana. Soprattutto quando si tratta di produrre trame avvincenti che comprendono maghi, guerrieri e animali fantastici.
Fonte : Wired