Dall’Australia alla California, i cittadini si stanno sempre più organizzando per liberare le città dal cemento e dall’asfalto e permettere al verde di riprendere il posto che gli spetta. Come racconta la BBC, sotto le coperture urbane, movimenti dal basso sempre più numerosi stanno provando a liberare letteralmente il suolo da ogni costrizione. Si tratta di volontari che hanno l’obiettivo di permettere alla natura di recuperare gli spazi
Dall’Australia alla California, i cittadini si stanno sempre più organizzando per liberare le città dal cemento e dall’asfalto e permettere al verde di riprendere il posto che gli spetta. Come racconta la BBC, sotto le coperture urbane, movimenti dal basso sempre più numerosi stanno provando a liberare letteralmente il suolo da ogni costrizione. Si tratta di volontari che hanno l’obiettivo di permettere alla natura di recuperare gli spazi. Attraverso una pratica sempre più diffusa: il depaving.
La depavimentazione come forma di progresso urbano
Il depaving è una“deimpermeabilizzazione” del suolo: si rimuove lo strato superficiale in asfalto o cemento che non consente all’acqua di infiltrarsi nel terreno. A ciò si contrappongono piante e terreno come antidoto. I gruppi sono molteplici, basti pensare, ad esempio, a Depave a Portland. E l’obiettivo è ambizioso: tramite la depavimentazione, ad esempio, si consente all’acqua di penetrare nel terreno, riducendo così le inondazioni in periodi di forti piogge, favorendo la “spugnosità” delle città . Inoltre le piante autoctone aiutano la fauna selvatica a sopravvivere negli spazi urbani, la piantumazione degli alberi favorisce l’ombra e costituisce dunque una protezione dal calore per i residenti. E come non considerare che anche la salute mentale trae giovamento dal verde urbano?
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Una città sempre meno ideale e sempre più concretamente verde
Non solo ambientalisti e volontari, però, sembrano essere orientati a supportare la causa. In effetti il depaving, specie con l’aggravarsi della crisi climatica diviene sempre più una ambiziosa e desiderabilissima exit strategy per pensare a una città sempre meno ideale e sempre più concreta, dove vivere in un’ecosistema decisamente più ospitale. Le iniziative dal basso sono sempre di più. Dalla già citata Portland a Ontario, dove l’organizzazione no-profit ambientale Green Venture, prova a rendere il territorio canadese un luogo più connesso alla natura e più fruibile dalla cittadinanza, anche in angoli cittadini inconsueti o eccessivamente urbanizzati. Minori rischi di alluvione, più socialità negli spazi “liberati”, più connessione a una vita lenta e green.
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Natura sempre più diffusa in città
Altri esempi virtuosi arrivano anche dall’Europa. Basti pensare, ad esempio, a Lovanio in Belgio dove il grupp Life Pact di Leuven, contrasta i cambiamenti climatici e i rischi aluvioni a suon di depaving. Contando su investimenti ancora molto scarsi e sulla libera iniziativa di appassionati che punta sul fai date. partendo da vialetti e strade di qaurtiere e puntando, passo dopo passo a un rinverdimento urbano sempre più diffuso. Insomma anche in Belgio il depaving o “ontharden” sta eliminando notevoli volumi di asfalto dall’area residenziale. E sta anche supportando le persone con problemi di vista o di mobilità, donando loro più spazio per i marciapiedi, ad esempio. E, a cascata, questo incide anche sulla mobilità: il depaving, infatti, introduce misure per ridurre la velocità delle auto.
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C’è anche il taxi delle piastrelle
E mentre arbusti e piantine, intanto diventano sempre più popolose, ci si attrezza anche per eliminare i residui del cemento. A Lovanio esiste un vero e proprio taxi delle piastrelle che permette di liberare giardini e strade dal cemento residuo. Gli scarti, tuttavia, entrano a far parte di uno nuovo ciclo virtuoso che prevede il riutilizzo del materiale. E così avviene anche per la pioggia che cade su case nuove o ristrutturate: viene raccolta e riutilizzata anziché rischiare di accumularsi su giardini e spazi verdi troppo “soffocati” dal cemento.
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Polmoni verdi in città
Diffuso anche in Francia, il depaving viene supportato dal governo francese che ha già stanziato 500 milioni di euro per l’inverdimento urbano ma anche per l’installazione di pareti e tetti verdi, rendendo di fatto anche più resilienti i paesi travolti dalle ondate di calore estivo. I progetti investono diversi ambiti, basti pensare a ex parcheggi che da miscugli di asfalto e cemento si trasformano in veri e propri polmoni verdi. Un sogno ecologista che, un arbusto per volta, diventa realtà urbana.
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Fonte : Sky Tg24