Durante i giorni bui del coronavirus, la sera ci fermavamo per ascoltare il bollettino: dalla sede della Protezione Civile, il commissario Angelo Borrelli, di solito accompagnato da un virologo della famosa task force di esperti, appariva in tv a reti unificate per darci i numeri della pandemia. Era in quel momento che provavamo a capire se ce la stavamo facendo o meno a contenere il contagio e quanto sarebbe durato il lockdown: provavamo a capirlo dai numeri, certo, ma anche dal volto, in parte coperto da mascherina, di Borrelli.
Quei mesi tormentati mi sono tornati in mente perché da qualche giorno il ministero degli Esteri dell’Ucraina ha scelto di ricorrere a un portavoce realizzato con l’intelligenza artificiale per comunicare con i cittadini l’andamento della guerra con la Russia. Si chiama Victoria Shi, dove il nome sta a indicare la vittoria finale e le iniziali di intelligenza artificiale in ucraino. L’avatar ha le fattezze e la voce di una persona reale parecchio conosciuta in Ucraina: Rosalie Nombre, una cantante nata a Donetsk (città occupata dall’esercito russo) la quale ha avuto successo partecipando a un reality in tv. Dietro questa operazione c’è una startup che sostiene di avere creato il più grande archivio di contenuti iper-realistici (quindi da vedere con un visore) sulla guerra in corso. L’obiettivo è nobile: fare provare a tutti quello che sta davvero accadendo con esperienze immersive, accendere l’empatia.
Ma l’obiettivo di Victoria Shi qual è? Lo dichiara lei stessa nel video di apertura, pubblicato l’1 maggio: leggere i comunicati del ministero degli Esteri in modo che i diplomatici possano dedicarsi a cose più importanti e non debbano perdere tempo. Ma davvero comunicare con i cittadini l’andamento della guerra o di una pandemia è “perdere tempo”? Avremmo preferito che a leggere il bollettino sulla Covid-19 venisse una intelligenza artificiale? E, per andare al passato, gli inglesi avrebbero trovato la forza per resistere al nazismo se invece dei celebri discorsi di Churchill la BBC avesse trasmesso la voce di una intelligenza artificiale? Non ne sono convinto. L’Ucraina dal punto di vista dell’uso del digitale è all’avanguardia in Europa, e questo è importante per le sorti del conflitto. Ma per parlare al cuore dei cittadini un avatar animato dall’intelligenza artificiale potrebbe non essere la scelta migliore.
Fonte : Repubblica