Roborock S8 MaxV Ultra, la prova del robot aspirapolvere: è potente, lava bene e arriva dove gli altri non riescono

I robot aspirapolvere e lavapavimenti stanno vivendo un momento d’oro e di grande diffusione. Sembra di assistere a un’evoluzione simile a quella che ha interessato, negli ultimi due decenni, gli smartphone.

I produttori lanciano sul mercato macchine sempre più efficienti, ognuna con caratteristiche innovative che riguardano il design, la potenza d’aspirazione, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e gli automatismi studiati per ridurre al minimo l’intervento (e la fatica) dell’uomo.

Molti dei robot che affollano questo mercato arrivano dall’Asia, in particolare dalla Cina. E sono caratterizzati, in gran parte dei casi, da un buon rapporto qualità/prezzo. Parliamo di macchine che solitamente sfiorano, anzi superano, i mille euro di prezzo.

Può sembrare una cifra molto alta, ma va osservata dalla giusta prospettiva: un robot di fascia alta consente a chi lo possiede di dimenticarsi dei pavimenti, con un risparmio di tempo notevole nel lungo periodo.

Il Roborock S8 MaxV Ultra è uno di questi: costa davvero molto – 1.499 euro – ma chi intende fare un investimento può andare sul sicuro, perché è tra i robot per le pulizie migliori che abbiamo provato, e vi spieghiamo perché.

Ma prima un po’ di contesto.

L’azienda

Roborock Technology è un’azienda con quartier generale a Pechino e sedi in diverse città della Cina. Il suo raggio d’azione interessa 170 paesi e 15 milioni di case in tutto il mondo (dati forniti da Roborock). In Italia il brand è appena sbarcato, puntando proprio sul dispositivo più nuovo e potente, l’S8 MaxV Ultra, è su un altro robot di fascia media/alta, il Qrevo Pro (a circa 800 euro).

Il marchio dell’azienda è una sorta di “Z”, e anche se non ci sono conferme ufficiali sul suo significato c’è chi pensa che simboleggi il percorso intricato che effettuavano i primi robot aspirapolvere per pulire ogni centimetro del pavimento. Ben prima, insomma, che questi dispositivi fossero dotati di videocamera e intelligenza artificiale. E che interagissero in modo avanzato con l’ambiente che li circonda.

Una macchina intelligente

A proposito di “intelligenza”, vale la pena sottolineare una delle cose che ci ha colpito maggiormente dell’S8 MaxV Ultra, al di là della sua potenza d’aspirazione e dell’accuratezza con cui lava i pavimenti. Stiamo parlando dell’assistente vocale integrato, che non ha bisogno di alcuna connessione ad Alexa o Google Home, per esempio, per funzionare.

È molto comodo. Basta pronunciare la frase di attivazione “Hello Rocky” per svegliare (o fermare) il robot e chiedergli di fare qualcosa. I comandi sono molteplici: “Aspira di più” per esempio, “Non pulire qui”, “Torna alla base”, “Pulisci [una stanza]”. E Rocky esegue, rispondendo con una voce sintetica.

Non siamo ai livelli di ChatGpt, ovviamente, ma la “conversazione” con il robot è sorprendente e soprattutto efficace.

Facciamo un esempio.

A volte può capitare di avere la necessità di pulire solo una piccola porzione del pavimento. La soluzione più veloce, onestamente, è quella di utilizzare una scopa tradizionale, oppure – se disponibile – una scopa aspirapolvere senza fili. Il motivo è semplice: per chiedere al robot di fare la stessa cosa bisogna: a) impostare la “zona” da pulire attraverso la sua app, disegnando un quadrato più o meno ampio sulla mappa digitale dell’appartamento, dove è necessario che agisca, oppure b) spostare di peso il robot dove sono le briciole e avviare la pulizia “spot” (vale a dire una pulizia approfondita solo in quel punto).

Con il Roborock S8 MaxV Ultra, invece, l’operazione in questione è molto più facile, poiché è sufficiente dire “Hello Rocky, pulisci qui”. A quel punto il robot risponde: “Sto cercando di trovarti, fermati e aspetta lì”. Quando Rocky mette a fuoco chi l’ha chiamato, inizia a muoversi e dice: “Ti ho trovato, inizio a pulire, puoi spostarti un attimo?”. E va tutto esattamente come doveva andare: la porzione di pavimento da cui è partito il richiamo viene pulita.

Il tallone d’achille dell’assistente virtuale di Rocky è che, per individuare chi l’ha chiamato, deve avere campo aperto. Quindi se ci troviamo dietro un divano o una poltrona, per esempio, o in un’altra stanza, il robot non vedendoci si arrenderà quasi immediatamente e dirà “Non riesco a trovarti”. Come un bimbo che sta giocando a nascondino e si è stancato di cercare.

Il modello

Per un mese abbiamo testato il nuovo Roborock S8 MaxV Ultra nella versione bianca. Ne esiste anche una total black, ma riteniamo che il robot e la base station bianchi siano più eleganti. Sulla base station bianca, inoltre, spicca maggiormente lo sportello anteriore grigio scuro, lucido. L’effetto non è niente male.

Il robot

Il robot ha la forma di un disco, in linea con quella di quasi tutti i dispositivi di questo genere. Il diametro è di 35 centimetri e l’altezza, comprensiva della sporgenza che ospita i sensori LIDAR, è di circa 10 centimetri.

Sul robot ci sono tre pulsanti: uno consente di svegliarlo, un altro di rispedirlo alla base e un altro ancora – è l’unico che onestamente ha senso usare – si spinge per ottenere una pulizia “spot”, vale a dire un trattamento accurato della piccola porzione di pavimento in cui si trova proprio in quel momento “Rocky”.

Le novità più interessanti di questo modello, in realtà sono poco visibili agli occhi, diciamo che sporgono appena.

Per pulire al meglio ogni angolo, e avvicinarsi il più possibile al battiscopa o ai bordi dei mobili, Roborock ha introdotto sul suo modello di punta un braccio flessibile che fa uscire la piccola spazzola laterale ben oltre il diametro del robot. E oltre a questo l’azienda cinese ha pensato a un piccolo mocio laterale – di 3 centimetri di diametro – che sporge, appunto, per metà dal robot, e che agisce dove il panno principale non può arrivare con una rotazione che raggiunge i 185 rpm.

Il braccio flessibile, in particolare, ci ha ricordato il mocio estendibile di un’altra azienda specializzata nella produzione di robot aspirapolvere e lavapavimenti, Dreame, che ha adottato questa soluzione sul suo DreameBot L20 Ultra con risultati notevoli.

Sulla “pancia” dell’S8 MaxV Ultra, infine, ci sono due spazzole controrotanti anti groviglio, una rossa e una nera, e il panno per lavare i pavimenti che occupa quasi tutto il semicerchio anteriore, vale a dire la porzione antistante le due ruote.

Il panno in questione è una caratteristica abbastanza rara. Quasi tutti i robot 2-in1 sul mercato, infatti, per il lavaggio del pavimento puntano su due moci rotanti. Roborock – come iRobot (l’azienda che produce Roomba) invece preferisce un panno unico che vibra freneticamente in modo perpendicolare all’incedere del robot. La superficie d’azione è più ampia e dobbiamo dire che il risultato finale è molto buono.

La base station

La stazione base in cui “riposa” il robot non è enorme, ma ha comunque dimensioni importanti (409 x 419 x 470 mm) e non passa inosservata. È piuttosto squadrata, e c’è chi dice che dal punto di vista estetico non sia il massimo, rispetto ad altri modelli in circolazione, ma in realtà la forma è moderna e la luce rossa sopra lo sportello aggiunge un certo fascino.

Certo, il design poteva essere più armonioso: la scelta di non coprire le taniche dell’acqua con un sportello per esempio, se da un lato facilità le operazioni di carico e scarico dall’altro penalizza l’aspetto della macchina.

A differenza di molti competitor, infatti, sulla parte superiore della base station non c’è uno sportello da sollevare per raggiungere le taniche che contengono l’acqua pulita (4 litri) e quella sporca (3,5 litri). Entrambe hanno una pratica maniglia che permette di trasportarle come fossero un cestino da pic-nic. È scomodo invece che il loro coperchio si apra solo per metà.

Nella parte centrale della torretta, dietro uno sportello che si sgancia con estrema facilità, c’è il sacchetto per la polvere (capacità 2 litri) e un piccolo contenitore che ospita il detersivo. Nella confezione ci sono due sacchetti per raccogliere la sporcizia, uno già montato e un altro di ricambio. Mentre non c’è ombra, purtroppo, del detersivo. E questa a nostro avviso è un errore, visto il costo molto alto della macchina. Altri dispositivi di questo tipo, anche di costo inferiore, includono il detergente per i pavimenti.

È apprezzabile invece che la tanica sia ricaricabile perché, in questo modo, l’utente non è obbligato ad acquistare obbligatoriamente un prodotto Roborock per far risplendere i pavimenti.

La cavità inferiore della torretta, dove si posiziona il robot, è pensata per lavare con acqua calda (fino a 60°) il panno principale e il micro mocio laterale. E per asciugarli con aria calda. Rispetto ai prodotti concorrenti, Roborock ha studiato un sistema che strofina sia il panno sia il mocio, e che si rivela particolarmente efficace nella rimozione dello sporco da entrambi.

Il primo utilizzo

La scatola del robot si sposta e trasporta abbastanza facilmente. All’interno i due “pezzi” sono ben protetti e il packaging è studiato bene. Qualche problema è insorto quando è venuto il momento di tirare fuori la base station, che non offre particolari appigli. Alla fine abbiamo messo la scatola in verticale per estrarre, finalmente, la macchina.

Non ci sono molti pezzi da montare. Va solo aggiunta alla base station la rampa che consente al robot di raggiungere la cavità inferiore dove avviene la ricarica. La presa della macchina è di tipo schuko. Una volta riempita la tanica dell’acqua pulita, e aggiunto il detersivo, si può procedere con il download della app.

La app Roborock

La app ufficiale del Roborock S8 MaxV Ultra è disponibile sia su iOS sia su Android. La configurazione del robot, una volta scaricata l’app, è semplice. Consigliamo di associare il robot all’applicazione scansionando il QR code che si trova sotto lo sportellino magnetico del robot. Ci vogliono pochi passaggi, e davvero pochi istanti, per collegare l’S8 MaxV Ultra al wi-fi domestico e completare la sua configurazione.

La prima mappatura della casa è estremamente veloce. Si avvia da app, ovviamente, oppure è sufficiente dire “Hello Rocky, inizia a mappare”. Il robot si muoverà nelle stanze e darà una semplice “occhiata” che gli permetterà di ricostruire con accuratezza l’ambiente. La mappa restituita da Rocky è una delle più precise che abbiamo visto “disegnare” da un robot di questo livello.

Il merito è di una capacità di “visione” davvero eccellente, che permette all’S8 MaxV Ultra di riconoscere gli ostacoli ed evitare anche gli oggetti più piccoli e insidiosi. Per non parlare degli “odiati” cavi di lampade o caricabatterie: vengono individuati e aggirati senza problemi.

Anche nel caso del nuovo Roborock, la app permette di personalizzare la pulizia dei pavimenti: si può chiedere al robot di aspirare, di lavare, o di aspirare e lavare contemporaneamente.

Quello che manca, a nostro avviso, è l’opzione “aspira e dopo lava” presente su altri top di gamma che abbiamo provato. La preferiamo, poiché dopo l’aspirazione le possibilità che batuffoli di polvere o peli siano in circolazione, e finiscano inevitabilmente attaccati ai moci – in questo caso al panno – sono decisamente maggiori. Nel caso del Roborock, dunque, per avere lo stesso risultato bisogna prima avviare l’aspirazione e poi, terminato questo compito, il lavaggio. Tutto ciò implica un fastidioso intervento in più dell’utente.

Per il resto la app consente di pulire tutto l’appartamento, solo una o più stanze, solo una determinata area (quella sotto e intorno al tavolo della cucina, per esempio). Nel complesso la app è intuitiva e ben fatta. Due le sbavature che abbiamo intercettato: una zona dell’appartamento è stata chiamata erroneamente “camera da letto” invece di “cucina”; cambiarle nome non è stato semplicissimo.

L’aspirazione

La potenza di 10,000 Pa è una delle più alte sul mercato e offre dei risultati davvero notevoli.

I cereali sbriciolati che abbiamo offerto all’S8 MaxV Ultra scompaiono al primo passaggio (in modalità “standard”), cosa che ad altri competitor top di gamma non sempre riesce così bene. Il robot ha pulito alla perfezione anche le zone in cui abbiamo disseminato farina, chicchi di riso e sottili fili d’erba.

Le modalità di aspirazione sono ben cinque e offrono una potenza crescente: si passa da quella “silenziosa” a quella “Max+” contraddistinta da un vortice come icona. L’aspirazione “bilanciata” a nostro avviso rappresenta la scelta migliore se il pavimento non è molto sporco, poiché la buona potenza d’aspirazione si sposa con un rumore del robot accettabile. E questo è un vantaggio soprattutto se ci si trova in casa.

Dopo una cena con amici, invece, le modalità “turbo”, “Max” e “Max+” si sono rivelate necessarie per rimuovere i residui di cibo più appiccicosi che non volevano separarsi dal pavimento.

La potenza di aspirazione cresce automaticamente quando il robot passa sopra un tappeto.

A proposito: il nuovo Roborock ha affrontato con agilità tappeti a pelo lungo o corto, ma fate attenzione se in casa ne avete alcuni con frange laterali, poiché potrebbero bloccarlo. Anche i tappetini “esili” finiscono per essere spostati e trascinati altrove dal robot. Ma questo è un problema che l’S8 MaxV Ultra condivide con gran parte dei robot di questo tipo.

Il braccio flessibile si rivela efficace soprattutto quando il robot è in prossimità di sporcizia che si trova negli angoli.

Lo svuotamento della sporcizia, dopo i primi utilizzi, causa un odore non molto piacevole di plastica, che col tempo tende ad attenuarsi.

Il lavaggio

Il panno unico, vibrando freneticamente, a nostro avviso fa un lavoro ottimo. Sia in presenza di liquidi appena caduti accidentalmente, sia quando affronta macchie consolidate.

Va detto, a scanso di equivoci, che il Roborock S8 MaxV Ultra non usa acqua calda per pulire i pavimenti, quindi le macchie particolarmente incrostate, nonostante lo strofinìo del robot, non vanno via molto facilmente.

Può essere utile, in presenza di macchie ostinate, affidarsi – tramite app – allo SmartPlan del robot, l’impostazione basata su intelligenza artificiale che invita Rocky a insistere con aspirazione e lavaggio sui punti del pavimento che risultano ancora sporchi.

Durante il lavaggio entra in azione il nuovo mocio laterale. È piccolo ma potente e soprattutto efficace, va ad agire proprio su quei centimetri che solitamente un robot lavapavimenti non raggiunge. Ma va tenuto a mente che tutto questo interessa i “rettilinei” della casa.

La forma dell’S8 MaxV Ultra, come abbiamo già detto, non consente infatti di raggiungere alla perfezione gli angoli di 90°. Che restano così fuori dalla portata dei panni robot: in questi casi il piccolo mocio laterale non può nulla.

Il nuovo Roborock, come molti altri robot top di gamma che hanno la funzione lavapavimenti, è in grado di riconoscere da solo la presenza di un tappeto e di alzare i panni di 20 millimetri per attraversarlo senza bagnarlo. Se il pelo di un tappeto è superiore ai 20millimetri, Rocky proverà ad aggirarlo.

Le taniche per l’acqua pulita e sporca assicurano un’autonomia – per appartamenti entro i 100 mq – di almeno tre cicli di pulizia. In ogni caso la app indicherà all’utente se c’è bisogno di scaricare e/o ricaricare.

Per chi avesse la possibilità di farlo, l’S8 MaxV Ultra prevede anche la possibilità di collegarsi direttamente all’impianto di carico e scarico dell’abitazione, per un’autonomia praticamente completa (a quel punto, infatti, sarà necessario solo provvedere al detersivo).

La batteria

A nostro avviso questa è la voce meno rilevante nel momento in cui si deve decidere se acquistare un robot aspirapolvere e lavapavimenti.

Semplicemente perché le macchine dotate di base station possono interrompere il lavoro per ricaricarsi e tornare autonomamente alla base. È vero che questo accresce il tempo necessario alla pulizia dei pavimenti, ma va anche detto che questi robot sono pensati per fare il loro lavoro in assenza dell’utente. Che importa, in questo caso, se impiegano dieci o venti minuti in più?

Comunque l’S8 MaxV Ultra ha una batteria da 5.200 mAh che fornisce energia per oltre un’ora e mezza se il robot viene utilizzato in modalità “standard”. Se la potenza sale di intensità, fino ad arrivare alla modalità “turbo”, l’autonomia di Rocky scende sotto il 50% dopo circa un’ora.

Cosa ci è piaciuto

La potenza di aspirazione

Il braccio estensibile che fa arrivare la spazzola laterale negli angoli

Il lavaggio accurato dei pavimenti: il micro mocio laterale è una buona trovata

La comodità dell’assistente vocale

La possibilità di utilizzare un detersivo diverso da quello ufficiale

Cosa non ci è piaciuto

Il prezzo elevato

L’assenza del detersivo nella confezione, e più in generale di qualche ricambio in più come spazzole e filtri (altri brand, in questa fascia di prezzo, sono più generosi)

L’assistente vocale stupisce, ma il robot non cerca a sufficienza l’utente se la sua visuale è ostruita

L’assenza dell’opzione “aspira e poi lava”
 

Fonte : Repubblica