Il Nepal ha deciso di stampare sulle banconote da 100 rupie una mappa del Paese che include territori contesi con l’India. Il ministro degli Esteri indiano ha subito espresso la propria disapprovazione. Nel 2024 era stato istituito un gruppo di lavoro per risolvere la disputa sui confini, ma gli incontri sospesi dal 2019.
Kathmandu (AsiaNews) – Il governo del Nepal ha annunciato l’emissione di una nuova banconota da 100 rupie su cui verrà stampata una mappa del Paese che contiene anche i territori di territori di Lipulekh, Limpiyadhura e Kalapani, che la vicina India rivendica come propri. La decisione è stata presa il 3 maggio dopo una serie di riunioni presiedute dal primo ministro Pushpa Kamal Dahal, noto come “Prachanda” – ha fatto sapere la portavoce del governo nepalese – ma ci vorrà forse più di un anno prima che la nuova banconota venga messa in circolazione.
Il ministro degli Esteri indiano, S. Jaishankar, ha subito affermato che le azioni unilaterali del Nepal non cambieranno la realtà sul campo: “Stavamo discutendo con il Nepal le nostre questioni legate ai confini attraverso una piattaforma consolidata. E poi nel mezzo di tutto ciò hanno adottato unilateralmente alcune misure”, ha dichiarato il ministro ai media.
Le tensioni tra Delhi e Kathmandu sono iniziate nel 2019, con la pubblicazione, da parte dell’India, di una mappa in cui erano incluse le regioni del Jammu e Kashmir e del Ladakh (contese con il Pakistan e la Cina), ma anche le aree di Kalapani e Lipulekh. L’anno successivo il Nepal aveva votato a favore di un emendamento della Costituzione per alterare la mappa nazionale e includere Lipulekh, Kalapani e Limpiyadhura all’interno dei propri confini. Poi, a maggio 2020, l’India aveva inaugurato una strada di 80 chilometri che dallo Stato dell’Uttarakhand attraversa anche il passo Lipulekh come parte di un percorso di pellegrinaggio. Il ministero degli Esteri del Nepal aveva convocato l’ambasciatore indiano ed emesso una nota diplomatica per protestare contro la realizzazione della strada, a cui Delhi aveva risposto sostenendo che il percorso era “completamente all’interno del territorio” dell’India. In seguito Kathmandu aveva incluso in una nuova mappa ufficiale anche un’area strategica di 370 chilometri quadrati tra Nepal, India e Cina.
Secondo il quotidiano indiano Indian Express, a differenza del passato, questa volta anche diversi politici nepalesi hanno definito “imprudente” e “provocatoria” la decisione del premier Prachanda, che a marzo di quest’anno ha abbandonato il partner di coalizione filo-indiano per allearsi con il partito comunista del Nepal, più vicino a Pechino.
L’India e il Nepal avevano inaugurato nel 2014 un gruppo di lavoro sui confini, il Boundary Working Group (BWG), per sistemare tutte le questioni che riguardano le aree contese. Le riunioni del gruppo di lavoro sono però in stallo dal 2019: da allora il Nepal ha scritto più volte all’India chiedendo la ripresa degli incontri, ma la parte indiana non ha ancora mai dato risposta, ha spiegato un funzionario del ministero della gestione del territorio, delle cooperative e della riduzione della povertà del Nepal.
Fonte : Asia