Un ragazzino di 16 anni, definito “radicalizzato”, è stato ucciso sabato sera (4 maggio) dalla polizia australiana, dopo aver accoltellato una persona in un parcheggio a Willetton, sobborgo nel sud di Perth, nell’Australia occidentale. La notizia è stata confermata dal primo ministro dello Stato e dalla polizia. L’adolescente, armato di un coltello, “ha attaccato” le forze dell’ordine ed è stato colpito a morte da un agente, come ha riferito il premier Roger Cook ai giornalisti. Cook ha aggiunto che, secondo le prime informazioni, il ragazzo “si era radicalizzato sul web e ha agito da solo”.
Il centralino della polizia aveva ricevuto prima dell’episodio una chiamata da un uomo, il quale aveva avvertito che avrebbe commesso “gesti violenti”, ma non aveva fornito né il nome né il luogo in cui questi avrebbero dovuto verificarsi. Qualche minuto dopo un’altra chiamata al numero delle emergenze ha avvisato della presenza nel parcheggio di Willetton di “un uomo che si aggira brandendo un coltello”. Giunti sul posto, gli agenti hanno intimato al giovane di mettere giù l’arma, ma lui ha rifiutato ed è avanzato verso di loro. Due poliziotti, a quel punto, lo hanno affrontato utilizzando il taser, ma senza riuscire a fermarlo. Un terzo agente, infine, ha sparato al giovane, che poi è morto in ospedale.
L’uomo accoltellato dal 16enne è in condizioni “gravi ma stabili”: lo ha reso noto un funzionario di polizia dell’Australia occidentale. Secondo le immagini riprese da una telecamera della polizia, l’adolescente si è rifiutato di lasciare il coltello a terra come richiesto dagli agenti, che a quel punto hanno sparato con due pistole a impulsi elettrici, ma “nessuna delle due ha avuto l’effetto desiderato”, ha spiegato la polizia. L’uomo ha continuato ad avanzare verso un agente armato che ha sparato un solo colpo e ha ferito a morte il giovane. Negli ultimi anni, secondo quanto si è appreso, l’adolescente faceva parte di un programma contro la violenza e l’estremismo.
Fonte : Today