Next, la newsletter di Europa Today che ogni domenica mattina vi racconta cosa succederà nella settimana europea a venire, a cura Alfonso Bianchi e Francesco Bortoletto (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete ad alfonso.bianchi@citynews.it).
In cima all’agenda
Il ritorno di Xi – Xi Jinping torna in Ue dopo cinque anni. Quando il presidente cinese era venuto l’ultima volta nel 2019, le economie della Cina e dell’area dell’euro avevano all’incirca le stesse dimensioni. Ora quella cinese è più grande di quasi il 15% e si prevede che il divario raddoppierà entro la fine di questo decennio.
Trilaterale con Ursula – La prima tappa del viaggio sarà a Parigi dove lunedì 6 maggio Xi Jinping incontrerà non solo il presidente Emmanuel Macron, ma anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. L’inquilino dell’Eliseo avrebbe voluto che ci fosse anche Olaf Scholz, ma il cancelliere tedesco, reduce da una missione a Pechino, ha declinato l’invito.
La charme offensive di Macron – Il presidente francese è intenzionato a creare un rapporto personale con quello cinese, al punto da portarlo martedì sui Pirenei dove il presidente francese era solito andare a trovare sua nonna da bambino. Macron cerca un alleato per poter parlare con Putin e convincerlo a fermare la guerra in Ucraina, ma cerca anche investitori nel settore delle batterie elettriche della nazione.
L’accoglienza di Viktator – Seconda tappa del viaggio, mercoledì 8 maggio, l’Ungheria dove il presidente cinese incontrerà quello ungherese Viktor Orban. Nella tre giorni i due leader avranno tempo a sufficienza per parlare di questioni geopolitiche ma soprattutto economiche, con Budapest che ha bisogno di investimenti cinesi per rilanciare la sua economia e anche le sue infrastrutture. I due dovrebbero annunciare che la casa automobilistica cinese Great Wall Motor Ltd aprirà uno stabilimento in Ungheria. Xi si recherà poi anche in Serbia.
Altri temi caldi
Piano per l’Ucraina – Martedì 7 maggio si terrà a Bruxelles la riunione del Consiglio Affari esteri nella formazione Sviluppo, durante la quale si parlerà del cosiddetto piano per l’Ucraina, cioè un documento in cui il governo di Kiev illustra le riforme che conta di intraprendere per modernizzarsi e favorire la ricostruzione post-bellica, nell’ottica della futura adesione all’Ue. Il quadro è quello dello strumento per l’Ucraina, il fondo monstre da 50 miliardi di euro approvato dai leader europei lo scorso febbraio per sostenere il Paese aggredito dalla Russia di Vladimir Putin.
Soldi in cambio di riforme – Nella roadmap fornita da Kiev saranno indicate le tappe che il governo ucraino intende seguire, e l’erogazione dei finanziamenti comunitari avverrà su base trimestrale previa la soddisfazione di determinate condizioni. Da parte sua, la Commissione europea ha già fornito una valutazione positiva sui progressi compiuti dall’Ucraina. Ora la parola spetta agli Stati membri dell’Unione, con il verdetto finale atteso per la metà di maggio.
Gaza e Unrwa – I ministri degli Esteri dei Ventisette discuteranno anche della situazione nella Striscia di Gaza, focalizzandosi soprattutto sugli aspetti umanitari legati all’intervento militare israeliano nell’area. Sul tavolo ci sarà anche la relazione del gruppo di riesame indipendente sull’Unrwa (l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, da mesi nel mirino di Tel Aviv), guidato dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.
Armi a Kiev – Lunedì 6 maggio a Bruxelles il Forum delle industrie della difesa Ue-Ucraina. Oltre 350 rappresentanti di istituzioni europee, governi e industrie si riuniranno per rafforzare la cooperazione industriale nel settore degli armamenti. Ci saranno anche l’Alto rappresentante Josep Borrell, il commissario al Mercato interno Thierry Breton e il ministro ucraino delle Industrie strategiche Oleksandr Kamyshin.
Giornata dell’Europa – Il 9 maggio le istituzioni Ue saranno chiuse perché si celebra la Giornata dell’Europa. La data segna l’anniversario della dichiarazione in cui, nel 1950, l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di cooperazione economica in Europa, che segnava l’inizio del processo d’integrazione con l’obiettivo di una futura unione federale. Quella dichiarazione è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione europea. Celebrazioni in diverse parti d’Europa. Per l’occasione puntata speciale a Caterpillar di Radio 2, al cui interno ci sarà anche una nuova puntata di Europedia, la rubrica fatta in collaborazione con Europa Today.
L’investitura dello Zar – A Mosca, il presidente Vladimir Putin riceverà mercoledì 8 maggio l’investitura formale per il suo quinto mandato alla guida della Federazione russa. Il giorno dopo nella capitale russa si terrà poi la parata del Giorno della vittoria, che celebra la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale contro la Germania nazista. Centro delle celebrazioni la tradizionale parata militare con le bandiere e i simboli dell’Unione sovietica, da sempre una prova di forza del Paese che mette in mostra il suo potente arsenale.
Consiglio Ue
Pari opportunità – Martedì 7 i ministri degli Affari sociali degli Stati membri si riuniranno a Bruxelles per discutere di pari opportunità e uguaglianza di genere: i principali temi del dibattito saranno il ruolo delle donne nella vita pubblica (incluso il nodo della rappresentanza femminile nei processi decisionali e negli incarichi di leadership), l’emancipazione economica e l’indipendenza finanziaria delle donne (per colmare il divario retributivo di genere, o gender pay gap). Ci sarà anche un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle discussioni per la direttiva sull’equità di trattamento, proposta dalla Commissione nel 2008.
Commissione
W7 a Roma – La commissaria all’Uguaglianza Helena Dalli sarà a Roma mercoledì 8 maggio per partecipare all’evento Women 7 summit, una sorta di G7 parallelo a quello ufficiale e promosso da W7, una rete di associazioni attive sul tema della parità di genere, che segue i meeting delle sette nazioni leader dell’economia globale per tenere alta l’attenzione sugli argomenti in questione. Essendo quest’anno il G7 a guida italiana, il W7 è stato organizzato nella capitale del Belpaese.
Tour italiano – La vicepresidente e commissaria alla Trasparenza Vera Jourová sarà a Venezia giovedì 9 maggio per partecipare all’incontro dei ministri della Giustizia del G7. Contemporaneamente, il commissario all’Economia Paolo Gentiloni sarà a Roma per partecipare ad una cerimonia per la giornata dell’Europa. Il giorno dopo, Gentiloni parlerà al simposio di Asvis-Ecco sul futuro della transizione climatica e parteciperà alla presentazione del libro di Paolo Guerrieri e Pier Carlo Padoan, dal titolo “Europa sovrana: Le tre sfide di un mondo nuovo”.
Altri eventi
Presidenziali macedoni – Mercoledì 8 maggio secondo turno delle elezioni presidenziali in Macedonia del Nord, Paese che ha ottenuto lo status di candidato all’adesione dell’Ue. Al primo turno del 24 aprile scorso ad affermarsi è stata con largo margine la conservatrice Gordana Siljanovska Davkova con il 40,08%, che ha sopravanzato nettamente il presidente uscente, il socialista Stevo Pendarovski, fermatosi al 19,92%. Nello stesso giorno si terranno anche le legislative, con i conservatori Vmro-Dpmne, maggiore forza di opposizione, dati in vantaggio.
Il Congresso economico – Lunedì 6 maggio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier polacco, Donald Tusk, partecipano al Congresso economico europeo a Katowice, in Polonia, il principale evento economico dell’Europa centrale.
Processo a Greta – Mercoledì 8 maggio Greta Thunberg processata a Stoccolma, in Svezia, per due accuse di disobbedienza civile.
Vincitore dell’Eurovision – Sabato 11 maggio a Malmö, in Svezia, finale dell’Eurovision.
Cinque articoli della settimana appena conclusa
Il regalo dell’Italia a Putin: così il Tap porterà 7 miliardi nelle casse di Mosca
Per sganciarsi dalla Russia, l’Ue ha concordato con l’Azerbaigian un aumento dei flussi di gas attraverso il Tap, il gasdotto che sbarca in Puglia. Ma tra i beneficiari del patto c’è la russa Lukoil
Dopo le europee la partita delle presidenze delle istituzioni Ue: cosa succederà
Il voto di giugno sancirà la fine dell’attuale legislatura di Strasburgo e l’avvio del prossimo ciclo istituzionale, che prevede un ricambio non solo del Parlamento ma anche della Commissione e di altri vertici dell’Unione
L’Europa prova a frenare i flussi di migranti dal Libano, scatenati dalla guerra a Gaza
Al Paese offerto un pacchetto di aiuti di un miliardo, per far fronte alla dura crisi economica e aumentare i controlli alle frontiere. In forte crescita gli sbarchi a Cipro ma anche in Italia
In Georgia ancora proteste pro Ue, scontri e feriti. Von der Leyen: “Paese al bivio”
Il Parlamento ha dato il prima via libera alla contestata legge sugli “agenti stranieri”, ritenuta ispirata alla Russia di Putin e uno strumento per silenziare l’opposizione
Parte l’accordo di libero scambio tra Ue e Nuova Zelanda: via 140 milioni di euro di dazi
La Commissione prevede che gli scambi commerciali aumenteranno fino al 30% entro un decennio, con un potenziale aumento delle esportazioni dell’Europa fino a 4,5 miliardi di euro all’anno
Fonte : Today