Una lite tra colleghi improvvisa, furibonda, sul posto di lavoro. Prima un alterco con scazzottata annessa negli spogliatoi. Poi un secondo diverbio nel cortile esterno del cantiere navale, dove uno dei due contendenti ha sfondato il lunotto e il parabrezza dell’auto del collega, per poi impugnare un coltello e ferirlo gravemente. Si chiariscono i contorni del grave episodio che si è verificato giovedì scorso (2 maggio) in zona Materdomini, sul litorale a nord di Brindisi. Le indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile di Brindisi sono sfociate nell’arresto in flagranza di reato del presunto autore dell’accoltellamento. Si tratta di un uomo di 46 anni di Brindisi: è accusato di tentato omicidio.
L’operaio vittima dell’accoltellamento, un 40enne, è stato denunciato a piede libero per lesioni. Ora è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale brindisino, con ferite all’arteria femorale e alla gamba. I motivi dell’acceso diverbio (per usare un eufemismo) non sono ancora noti, scrive BrindisiReport. Gli investigatori hanno ricostruito l’accaduto tramite le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza installato sul luogo e gli interrogatori delle persone presenti al momento dei fatti.
Da quanto appurato finora dalle forze dell’ordine, dunque, ci sarebbe stata una prima lite avvenuta tra i due operai all’interno degli spogliatoi, conclusasi con una reciproca scazzottata. Ne è seguita una seconda, avvenuta nel cortile esterno del cantiere, durante la quale l’operaio che aveva avuto la peggio durante la prima lite avrebbe prelevato dal cofano posteriore di un’autovettura un cric e avrebbe sfondato lunotto e parabrezza della Renault Scenic del collega, per poi armarsi di coltello da cucina e ferirlo, mettendolo in pericolo di vita. Entrambi sono stati trasportati in ospedale. Il 46enne è finito nel carcere di Brindisi.
Fonte : Today