Per riuscire a riunire il mondo attorno ai “valori e principi” iscritti nella Carta delle Nazioni Unite, “dobbiamo dimostrare che noi europei li rispettiamo sempre e ovunque. Lo stiamo facendo? Non nella misura in cui dovremmo. E per l’Europa questo è un problema. Ovunque vada, mi trovo a confrontarmi con l’accusa di usare due pesi e due misure. La gente non ha dimenticato la guerra in Iraq, anche se alcuni importanti Stati membri dell’Ue non vi hanno partecipato”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in un discorso, la Dahrendorf Lecture, all’Università di Oxford, in Inghilterra. “Ma alcuni hanno partecipato con molto entusiasmo – continua – ed altri si sono ritirati rapidamente. Quello che sta accadendo ora a Gaza ha dato un’immagine dell’Europa che molti semplicemente non capiscono. Hanno visto la nostra risolutezza in Ucraina e si interrogano sul modo in cui tratteremo la Palestina”. “Continuiamo a cercare di spiegare i processi decisionali dell’Ue – prosegue – continuiamo a cercare di spiegare le diverse esperienze storiche dei nostri Stati membri. Ma la percezione è che diamo più valore alla vita dei civili in Ucraina che a Gaza, dove più di 34mila persone sono morte, la maggior parte degli altri sono sfollati, e i bambini muoiono di fame. E la percezione è che ci importi meno se le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite vengono violate da Israele, come accade ripetutamente quando vengono costruiti insediamenti e i palestinesi vengono costretti a lasciare le loro terre, con un livello di violenza crescente, rispetto a quando il diritto internazionale viene violato dalla Russia”, conclude.
Fonte : Sky Tg24