Voglia di cammino: dieci splendidi trekking in tutta Italia  

PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO, Piemonte – Valle D’Aosta – Il Parco offre una rete di sentieri che si estende per oltre 500 km attraverso cinque valli, comprese in un’area protetta. Per orientarsi tra i diversi itinerari di vario livello di difficoltà, ci sono diverse mappe interattive, molto utili per scegliere il sentiero più adatto alle proprie esigenze e capacità. Tra i sentieri considerati facili, percorribile anche dai bambini, c’è l’Anello del Lago di Ceresole, di circa 8 km totali, che costeggia lo specchio d’acqua formato da una grande diga. Con partenza da Cogne, in Valle d’Aosta, si può scegliere il tracciato ad anello che va dalle Cascate di Liliaz alla cascata Biolet che richiede circa un’ora di cammino.  

SENTIERO VIEL DEL PAN, Trentino-Alto Adige – Una bella camminata dalla quale si può godere di uno splendido colpo d’occhio sulla Marmolada. Si parte nel comune di Canazei, presso l’impianto Belvedere: il cammino in sola andata richiede circa 3 ore, con un dislivello di 430 m di discesa e 120 m di salita, Chi non se la sente di affrontare salite troppo impervie, può anche approfittare degli impianti di risalita che d’inverno servono le piste da sci e ammirare in ogni caso gli splendidi panorami e decidere di scendere poi a piedi.    

GREENWAY DEL LARIO, Lombardia – Una bella passeggiata di circa 10 chilometri, dalla quale ammirare splendidi scorci sul lago di Como lungo un tracciato ben segnalato tra Colonno e Cadenabbia, sulla sponda occidentale del lago. Si costeggiano diversi paesi sulla sponda del lago, per cui il percorso è raggiungibile da luoghi diversi, con la possibilità di percorrerne solo una parte. Particolarmente suggestivo è il tratto tra Lenno e Tremezzo, dove è possibile anche visitare la famosa Villa Carlotta.  

DA PORTOFINO A SAN FRUTTUOSO, Riviera di Levante, Liguria – Il sentiero è lungo poco più di 4 chilometri con un dislivello di circa 300 metri. Si parte da Portofino dal termine di Via del Fondaco;, si sale una lunga scalinata che si inerpica in mezzo alla vegetazione e, giunti in cima, si trovano le segnalazioni per l’Abbazia di San Fruttuoso. Il sentiero impone una salita piuttosto ripida all’inizio, si snoda poi su un tratto in parte pianeggiante tra i boschi e si affronta poi una discesa piuttosto ripida verso San Fruttuoso. Il sentiero è considerato di media difficoltà, richiede calzature adeguate e offre scorci di panorama di grande bellezza. Il ritorno avviene sullo stesso tracciato, oppure via mare (meglio prenotare il posto in barca). 

ANELLO DEL RINASCIMENTO, Toscana – Un tracciato lungo 170 chilometri, del quale può essere percorso un singolo tratto o da affrontare a tappe: il suo centro ideale è Firenze, tra i capolavori del Brunelleschi, e un cammino che si snoda tra monasteri, castelli, pievi antiche.  Ne fanno parte, oltre al centro di Firenze, anche quello di Fiesole e di altri comuni della provincia, per la gioia degli appassionati di arte, storia e di chi ama gli elementi paesaggistico-naturalistici. Ogni tratto in cui è suddiviso il percorso è collegato con Firenze da linee di mezzi pubblici.  

DA GUBBIO AD ASSISI, IL SENTIERO FRANCESCANO, Umbria – Due giorni di cammino per percorrere la parte meridionale del Sentiero Francescano, lungo un cammino che riunisce molti luoghi salienti nella vita del santo. Un percorso di grande valore spirituale, tra scenari collinari bellissimi, tra gli uliveti dell’Umbria, tra spiritualità, natura, arte e storia. Si fa tappa, di solito, a Valfabbrica, ripercorrendo all’inverso il viaggio che portò il santo da Assisi, dove si era spogliato di tutti i suoi beni, a Gubbio, luogo in cui fu accolto dall’amico Spadalonga. L’itinerario tocca caratteristici borghi medievali, eremi e abbazie: l’ultimo tratto prima di Assisi è una lunga e impegnativa salita, ma ricca di bellezza. 

APPIA ANTICA: DA ROMA AI CASTELLI ROMANI – Si cammina lungo uno dei tracciati più antichi d’Italia, immergendosi nella bellezza dei Castelli Romani. Il percorso può avere lunghezza variabile, ma il tracciato completo è di circa una trentina di chilometri tra andata e ritorno. La difficoltà del percorso è moderata, con tratti pianeggianti alternati ad altri collinari, ma richiede una buona resistenza fisica ed è adatto a escursionisti di livello medio.   

DA SUBIACO A JENNE, valle dell’Aniene, Lazio – Un itinerario lungo ma non troppo impegnativo, tra splendidi scorci naturalistici fluviali, bellissimi panorami e luoghi di grande interesse storico. Si percorrono pittoresche stradine prima asfaltate e poi sterrate, che corrono sulla sponda destra del fiume, tra fitti boschi. Si parte da Subiaco, si raggiungono i ruderi della Villa di Nerone e si segue il sentiero per circa cinque ore complessive di cammino, attraverso il Parco dei Monti Simbruini, magari visitando i monasteri che si incontrano lungo il percorso.   

TRATTURO MAGNO, L’Aquila- Foggia – Il percorso completo è di 244 km e si percorre a piedi in circa dieci giorni. Si parte, come vuole la tradizione, dalla basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila e si arriva a Foggia, in Piazza dell’Epitaffio, percorrendo un tracciato suddiviso in 10 tappe che attraversa i colli abruzzesi e molisani, fino al Tavoliere delle Puglie. L’itinerario comprende i percorsi che hanno caratterizzato, fin dall’epoca romana, l’economia della transumanza, per il transito delle greggi dai pascoli del Gran Sasso fino alla Puglia. 

SELVAGGIO BLU, Sardegna – È considerato da molti il percorso di trekking più bello d’Italia, ma anche il più difficile e impegnativo.  Il percorso è suddiviso in sei giorni di cammino, e comprende tratti di arrampicata e calata in corda doppia, lungo un tratto di costa selvaggio e magnifico, sempre sul mare. Si effettua solo accompagnati da guide, che si occupano un paio di giorni prima della partenza, di predisporre depositi di cibo e acqua lungo il percorso, dato che l’itinerario non ha punti d’appoggio e quindi richiede la completa autonomia alimentare e idrica del gruppo. Il programma prevede pernottamenti a cielo aperto in bivacchi senza tenda o ricovero. A parte la prima tappa, è sempre possibile un bagno in mare al termine di ogni tappa.  
 

Fonte : TgCom