Apple sta paga la sua “cautela”, se paragonata a concorrenti come Google e Microsoft, sull’intelligenza artificiale generativa? La suggestione arriva da TechCrunch, che sottolinea come questo motivo sia stato determinante nel calo del 10% delle vendite di iPhone che la società di Cupertino ha registrato per il secondo trimestre fiscale consecutivo, tra febbraio e aprile, passando da 51,33 a 45,96 miliardi di dollari. In particolare, il dato è stato alimentato soprattutto dal calo dell’8% registrato in Cina.
Come riporta Quartz, l’amministratore delegato del colosso di Cupertino Tim Cook , nel corso della conferenza stampa in cui ha commentato proprio gli ultimi dati, è entrato nel dettaglio delle strategie aziendali che riguardano la tecnologia del momento. “Consideriamo l’intelligenza artificiale generativa – ha spiegato – come un’opportunità fondamentale per i nostri prodotti e crediamo di avere vantaggi che ci distinguono in questo ambito”. Ha poi assicurato che Apple darà altre notizie in merito nelle “settimane a venire”, circostanza che ha fatto immaginare agli addetti ai lavori possibili annunci nel corso della conferenza mondiale degli sviluppatori che si terrà la settimana del 10 giugno.
Gli altri numeri
Nel complesso l’azienda è comunque riuscita a superare le aspettative di Wall Street, vedendo le proprie azioni aumentare del 6%. Una crescita dovuta sia all’aumento dei ricavi dei servizi, sia a un massiccio riacquisto di azioni da 110 miliardi di dollari, 20 in più rispetto all’anno precedente. In particolare, i servizi, che includono le offerte di iCloud, Apple Tv e Apple Music, sono aumentati del 14% nel confronto con il dato di dodici mesi prima.
“Ci aspettiamo – ha rilanciato il direttore finanziario di Apple, Luca Maestri – che il nostro business dei servizi cresca a doppia cifra a un ritmo simile alla crescita che abbiamo registrato per la prima metà dell’anno fiscale” e che l’iPad cresca “a doppia cifra”. In questo senso, la prossima settimana la società di Cupertino dovrebbe rilasciare due nuovi modelli del tablet in un evento a tema.
Il commento
Secondo Gabriel Debach, analista dei mercati in Italia per la piattaforma di investimenti eToro, “nonostante un calo annuo dei ricavi del 4% e degli utili del 2%, il titolo sta guadagnando il 6% nel trading after hour, superando le aspettative. Al pari di Tesla, anche Apple ha mostrato un rallentamento nella crescita di ricavi e utili, spostando l’attenzione sul gruppo delle “Magnifiche 5”, in attesa dei risultati di Nvidia. Ad oggi, Amazon guida l’aumento degli utili con un impressionante +229%, seguita da Meta con +117%, Alphabet con +57%, Microsoft con +20%, mentre Apple registra un -2% e Tesla un -55%. Le aspettative erano che cinque delle sette aziende del gruppo “Magnifiche 7″ avrebbero avuto un impatto significativo sulla crescita degli utili anno su anno dell’S&P 500 nel primo trimestre del 2024. Queste aziende, elencate in ordine dal contributo maggiore al minore, sono Nvidia, Amazon Meta Platforms, Alphabet e Microsoft. Finora, le aspettative sono state soddisfatte”.
E ha aggiunto: “Durante la call sui risultati del secondo trimestre fiscale 2024 di Apple, l’ad Tim Cook e il responsabile finanziario Luca Maestri hanno presentato una panoramica robusta delle performance finanziarie e strategiche dell’azienda, nonostante alcune sfide nei ricavi dei prodotti. Apple ha registrato ricavi per 90,8 miliardi di dollari, con un leggero calo rispetto all’anno precedente, ma ha evidenziato una crescita significativa nel settore dei servizi, che ha raggiunto un record di 23,9 miliardi di dollari. Questo incremento del 14% rispetto all’anno precedente dimostra la resilienza e la crescente importanza del segmento dei servizi nel portafoglio di Apple. Servizi che costituiscono il principale valore aggiunto di Apple, offrendo un impressionante margine lordo del 74,6%, decisamente superiore al 36,6% dei prodotti. Dal punto di vista finanziario, Apple ha mostrato una solida salute, con una gestione prudente del capitale che include aumenti dei dividendi e riacquisti di azioni. Questa fiducia è riflessa anche nell’autorizzazione di ulteriori $110 miliardi per i riacquisti di azioni, segno dell’ottimismo dell’azienda verso la propria capacità di generare valore nel lungo termine”.
Fonte : Wired