Una delle cose che le persone ignorano di ChatGpt è la possibilità di conversare con l’IA in forma “anonima”. A questo proposito, OpenAI ha introdotto due importanti novità.
Nelle impostazioni del chatbot, cliccando su “Data control”, è sufficiente togliere la spunta alla voce “Improve the model for everyone” – ovvero “Migliora il modello per tutti” – per impedire a OpenAI di allenare la sua intelligenza artificiale con i dati di chi la sta usando.
Fino a qualche giorno fa questa opzione – che consente di proteggere dati particolarmente sensibili – aveva un rovescio della medaglia: chi sceglieva di non condividere le proprie conversazioni con ChatGpt doveva, infatti, rinunciare alla cronologia delle sue chat.
Ora, invece, anche chi decide di non contribuire al miglioramento di ChatGpt può consultare le conversazioni pregresse con l’IA.
Lo storico delle chat rappresenta da sempre una grande comodità: si possono ripescare prompt particolarmente efficaci o informazioni utili generate dall’intelligenza artificiale. E volendo si può continuare una vecchia conversazione senza dover istruire nuovamente l’IA sul compito che deve svolgere.
OpenAI inoltre ha introdotto in ChatGpt la possibilità di utilizzare una “chat temporanea”.
La “Temporary Chat” mette al riparo testi, immagini e documenti dell’utente: OpenAI non potrà utilizzare i contenuti forniti dagli esseri umani per addestrare la sua IA.
Di contro, le chat temporanee non saranno salvate nella cronologia.
Chi avesse bisogno al volo di una chat “anonima”, insomma, può selezionare la “temporary chat” nel menu che solitamente si usa per selezionare il modello Gpt-3.5 o Gpt-4 di ChatGpt.
Le “chat temporanee” sono disponibili per gli utenti che usano ChatGpt free e per coloro che hanno un abbonamento Plus. Ma per ora si possono usare solo sulla versione desktop del chatbot. OpenAI ha comunicato che presto arriveranno anche sulla app ufficiale.
Fonte : Repubblica