Tom Morello, ecco il motivo per cui non taglia mai le corde dalla paletta della chitarra

Tom Morello ha raccontato di aver iniziato a studiare la chitarra seriamente quando aveva dodici anni, poco prima di entrare nella sua prima band, i Nebula, con cui faceva cover dei Led Zeppelin. In poco tempo diventa un fenomeno, e comincia anche a costruire la sua identità di artista militante scrivendo testi ispirati al suo idolo Bruce Springsteen per la sua seconda band, gli Electric Sheep di cui fa parte anche il futuro bassista dei Tool Adam Jones.

Il passo successivo è la passione per il rap dei Public Enemy e Run DMC e la potenza e il virtuosismo dell’heavy metal, dai Black Sabbath agli Iron Maiden: nasce così un chitarrista totale, capace di mischiare stili e fare qualsiasi cosa con la sua chitarra, dalle scariche di riff e assoli alla riproduzione del suono di sirene, bombe e giradischi che scratchano.

Dai Rage Against The Machine agli Audioslave alla collaborazione con Bruce Springsteen nell’album High Hopes ai dischi solisti del progetto Atlas Underground, Tom Morello ha lasciato il segno con il suo strumento, spesso piena di messaggi scritti a mano, come un graffito di protesta dalla Fender Stratocaster nera con scritto Soul Power usata con gli Audioslave alla Telecaster “Sendero Luminoso” con cui come ha raccontato “Ho imparato a suonare gli accordi in Drop D” fino alla sua prima leggendaria chitarra customizzata “Arm the Homeless” che Morello ha comprato a Hollywood ai tempi dei Rage Against the Machine.

Una delle sue caratteristiche, oltre al set up di amplificatori Marshall ed effetti Whammy Pedal, pedali Boss Tremolo e Digital Delay e altre incredibili innovazioni come la matita che usa sulle corde per riprodurre il suono dell’elicottero, è non tagliare le corde della chitarra sul manico. Il primo a chiedergli direttamente perché lo fa è stato il conduttore radiofonico Howard Stern, e Tom Morello ha risposto con ironia: «Lo facevo ai tempi degli Electric Sheep perché volevo mettermi in mostra con le corde lunghe sul manico, mi sembrava una cosa da vero figo. Poi qualcuno mi ha detto: chi ti credi di essere? E allora ho iniziato a tagliarle». Pochi anni dopo, con l’album di debutto omonimo dei Rage Against the Machine del 1992, il mondo del rock scopre il suo talento: «A quel punto mi sono risposto da solo alla domanda: ero il migliore, e quindi ho smesso di tagliare le corde della chitarra e le ho lasciate lunghe sul manico».  

Fonte : Virgin Radio