Dopo soli otto giorni dall’implementazione del biglietto per accedere al centro storico di Venezia, sono stati superati gli introiti che erano stati previsti per i primi tre mesi di prova, con un totale di 723 mila euro incassati. Il biglietto rimarrà attivo fino al 5 maggio e per 29 giornate complessive nei weekend tra l’11 maggio e il 14 luglio, esclusi il 1° e il 2 giugno.
A essere coinvolti nella misura sono in particolare i visitatori giornalieri, mentre sono esclusi coloro che pernottano o sono già soggetti alla tassa di soggiorno. Sono invece esentati i residenti in Veneto, gli studenti e chi visita per motivi di salute o per incontrare residenti, previa richiesta. Finora, stando ai dati, 144.645 persone hanno pagato i cinque euro di accesso. Nonostante gli introiti sopra le aspettative, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha sottolineato una spesa superiore agli introiti in questa fase, stimata in tre milioni di euro, a causa delle spese per la comunicazione e il lancio della piattaforma di prenotazione.
L’introduzione del ticket
Dal 25 aprile a Venezia è entrata in vigore questa misura per la sperimentazione di un “contributo di accesso” al centro cittadino, inserito in un piano volto a gestire il flusso turistico durante i periodi di maggiore affluenza. Il contributo è richiesto ai visitatori giornalieri dalle 8:30 alle 16, esclusivamente nelle sei zone della città e nella Giudecca, e non si applica alle isole minori né ai territori sulla terraferma. Per accedere al ticket, si paga online o presso tabaccherie convenzionate; gli operatori comunali stanno effettuando controlli casuali, con le sanzioni per mancato pagamento che vanno da cinquanta a trecento euro, oltre al contributo stesso. L’obiettivo è bilanciare il turismo giornaliero e migliorare la qualità della vita per i residenti, ma in città ci sono state molte proteste contro l’applicazione della procedura.
Fonte : Wired