Piano di accumulo, perché dovresti aprirne uno

Il piano di accumulo di capitale, in una sigla Pac, sta guadagnando sempre più interesse tra molti investitori che la considerano una strategia di investimento affidabile e accessibile, in quanto consente di iniziare a far fruttare i propri risparmi a partire anche da piccole somme di denaro. Oltre ad essere uno strumento particolarmente utile per chiunque voglia fare i primi passi nel mondo della finanza e del risparmio gestito. Vediamo come funziona.

  1. Cos’è un Pac?
  2. Quali sono i vantaggi?
  3. Per chi è maggiormente indicato?
  4. Come si apre un Pac?
  5. Quanto cosata?
  6. Esiste una strategia più a breve termine?

Cos’è un Pac?

Consiste nell’investire periodicamente una piccola somma di denaro, solitamente su base mensile o trimestrale, sui mercati finanziari. Questi programmi prevedono una sorta di investimento a rate e la somma versata va a formare un capitale graduale che nel frattempo viene investito. Questo investimento avviene principalmente attraverso Etf (Exchange traded funds) o fondi comuni di investimento, ma può anche includere altri asset class come le materie prime o le obbligazioni. Gli investitori adottano questa strategia con l’obiettivo di accumulare un capitale nel tempo, per scopi vari come il risparmio pensionistico, la creazione di un patrimonio da lasciare ai propri figli, l’acquisto di una casa, o semplicemente per soddisfare desideri personali.

Quali sono i vantaggi?

Il vantaggio principale del Pac è la sua efficienza nel raggiungere obiettivi finanziari specifici nel medio-lungo termine. A patto che, ovviamente, non si decida di prelevare in anticipo i propri risparmi rispetto alla pianificazione stabilita, magari perché scoraggiati delle eccessive fluttuazioni del mercato. L’idea di fondo del Pac è proprio quella di eliminare il fattore emotività che che può rendere irrazionali gli investimenti. Un po’ come Ulisse che si fece legare all’albero maestro della sua nave per non cedere al canto mellifluo delle sirene, il sottoscrittore del Pac deve comprare alla data stabilita senza cedere alla tentazione di fare scelte in base alla risalita o discesa dei titoli.

Il Pac funziona automaticamente tramite un versamento costante sempre sullo stesso titolo, non dipende quindi dal consulente bancario. Inoltre, essendo automatico, l’utilizzo è abbastanza intuitivo e non richiede un eccessivo impegno di tempo da parte dell’investitore che lo ha aperto. Per questo prima di iniziare un piano di accumulo, è fondamentale valutare la propria propensione al rischio e stabilire obiettivi di investimento chiari. Diversificare il portafoglio rimane la strategia più efficace per ridurre il rischio di perite, allocando i risparmi allo stesso tempo su diverse classi di attività finanziarie. Un altro punto di forza dei Pac è la loro flessibilità, dato che consentono di avviare l’investimento con un capitale minimo iniziale e di regolare sia la frequenza che l’importo dei versamenti. Inoltre, è sempre possibile adattare la composizione del proprio portafoglio per favorire rendimenti attesi più elevati o per minimizzare il rischio.

Per chi è maggiormente indicato?

Questa strategia è particolarmente indicata per gli investitori che non dispongono di ingenti patrimoni, ma che sono in grado di risparmiare periodicamente una piccola somma di denaro (di norma dai 50 ai mille euro alla volta). Non esistono limiti di età per attivare un Pac, ma i più giovani possono trarre maggiore vantaggio da questa modalità di investimento grazie al tempo a loro disposizione.

Infatti il fattore chiave per il successo del Pac è proprio il tempo: più a lungo si investe, maggiori sono le probabilità di ottenere risultati significativi, grazie all’interesse composto. Quel processo per cui gli interessi ottenuti tramite un investimento vengono reinvestiti insieme al capitale iniziale, permettendo di guadagnare interessi anche su di essi generando una crescita esponenziale del valore dell’investimento. Un po’ come una palla di neve che rotolando su di un piano innevato diventa sempre più grane.

Come si apre un Pac?

Attivare un Pac è relativamente semplice, e può essere fatto tramite il proprio istituto finanziario o consulente di fiducia, che si occuperà di prelevare periodicamente la somma prestabilita dal conto corrente per investirla. In alternativa, ci si può rivolgere a piattaforme come Tinaba o Moneyfarm che utilizzano la tecnologia dei robo advisor per investire in modo autonomo e con costi ridotti. Si tratta di una nuova generazione di consulenza finanziaria nata sul web che, sfruttando sofisticati algoritmi, fornisce servizi di gestione dei portafogli di investimento su misura e automatizzati. Tramite queste piattaforme si può facilmente investire tramite piani di accumulo flessibili, con costi spesso ridotti, scegliendo l’importo e la frequenza degli investimenti ed è inoltre possibile attivare diversi Pac automatici da tenere attivi insieme.

Quanto costa?

Sia che si decida di optare per l’apertura del Pac tramite una banca, o che si che si scelga di farlo in autonomia tramite un robo advisor, è fondamentale tenere presente diversi aspetti riguardo i costi. Tra questi ci sono: i costi di sottoscrizione, che rappresenta la somma iniziale che va versata quando inizia ad utilizzare il servizio e i costi di gestione, che rappresentano il guadagno trattenuto dal gestore del fondo o dal fornitore del servizio. Inoltre, bisogna tener conto delle commissioni di negoziazione, applicati in misura fissa e non percentuale su ogni versamento.

Fonte : Wired