Tra gennaio e marzo si era parlato molto delle nuove regole imposte dall’Unione Europea ad Apple nell’ambito della Normativa sui Mercati Digitali (leggi qui). A partire dall’autunno Apple ha annunciato che estenderà le nuove regole anche alle app scaricate da App Store su iPadOS: questo perché iPadOS – il sistema operativo dell’iPad – è stato aggiunto dall’Ue all’elenco di servizi chiave soggetti alle nuove norme tecnologiche.
Le novità
Apple, dunque, è chiamata nuovamente ad aprire il suo ecosistema, come già accaduto per l’iPhone, consentendo agli sviluppatori di distribuire le loro app per iPad direttamente ai consumatori anche attraverso negozi online alternativi anziché solamente sull’App Store di Apple. Ma c’è un’altra novità che certamente farà piacere agli sviluppatori senza entrate come studenti, hobbisti o come chi ha il solo piacere di creare un’app gratuita senza volerla monetizzare: queste categorie di sviluppatori non dovranno pagare il CTF (Core Technology Fee), cioè la tariffa che per Apple riflette il valore che il gigante di Cupertino offre agli sviluppatori mettendo loro a disposizione strumenti, tecnologie e servizi che consentono di creare e condividere app. Fanno sapere da Apple che chiunque abbia una buona idea dovrebbe avere l’opportunità di offrire la propria app al mondo, e che solo gli sviluppatori che non raggiungono dimensioni significative dovranno pagare la tassa. La novità, infatti, è che i piccoli sviluppatori con meno di 10 milioni di euro di fatturato annuo globale riceveranno una sorta di bonus del valore di tre anni per non pagare il CTF, in modo tale da poter far crescere la propria attività. Solo se il piccolo sviluppatore crescesse fino a guadagnare un fatturato globale compreso tra 10 e 50 milioni di euro entro il periodo di tre anni, inizierebbe a pagare la tassa.
Cosa è cambiato a marzo
A marzo con l’aggiornamento iOS 17.4 Apple aveva annunciato che su iPhone gli utenti europei potevano installare e utilizzare app store alternativi rispetto a quello ufficiale ma anche una commissione, appunto Core Technology Fee, di 50 centesimi di euro per account per anno per i principali sviluppatori di app che non avessero usato i sistemi di pagamento proposti da Apple o il suo App Store, e che avessero superato il milione di download e installazioni. Attualmente erano esentati dal pagare la tariffa solo gli sviluppatori le cui app non superavano il milione di prime installazioni annuali l’anno, le organizzazioni non-profit, gli enti governativi e gli istituti scolastici approvati.
Fonte : Sky Tg24