Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, al via le audizioni giovedì 9 maggio: “Inizieremo dai familiari”

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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Inizieranno il prossimo giovedì 9 maggio le audizioni della commissione bicamerale di inchiesta ai familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

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Al via le audizioni dei familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori il prossimo giovedì, 9 marzo. Questo è il primo provvedimento preso dai membri della Commissione Bicamerale d’Inchiesta nella scorsa seduta di martedì scorso, 30 aprile. La decisione di partire con l’ascolto dei parenti non era mai stata nascosta. Così presto familiari e parenti delle due ragazze scomparse a Roma nel 1983 potranno rilasciare le loro dichiarazioni.

“Ascolteremo fra i primi Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che in questi anni con coraggio non ha mai smesso di cercare la verità e che ringrazio per essersi messo subito a disposizione“, ha annunciato Riccardo Augusto Marchetti della Lega, uno dei due vicepresidenti, confermando quanto aveva anticipato il presidente Andrea De Priamo, di Fratelli d’Italia.

Il primo passo è ascoltare le famiglie – aveva dichiarato De Priamo il 20 aprile scorso, a proposito della scomparsa delle due ragazze – Occorre approfondire tutte le situazioni poco chiare che ci sono state negli ultimi 40 anni, a partire dai rapporti fra Stato italiano e Stato Vaticano e il ruolo dei servizi segreti del nostro Paese”.

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Stesso obiettivo espresso anche da Marchetti: “Siamo alla ricerca di elementi utili che sappiano indirizzarci verso risposte concrete attese da oltre quarant’anni. Porteremo avanti questo impegno con serietà per fare luce su vicende avvolte ancora da troppi interrogativi”, ha poi concluso.

“Ci muoveremo con rigore ed equilibrio – aveva illustrato a Fanpage.it Roberto Morassut, vicepresidente della commissione e primo firmatario della proposta della bicamerale non appena ufficializzata – Utilizzeremo i poteri inquirenti che la commissione ha per cercare di ricostruire quanto accaduto più di quaranta anni fa e collaboreremo con le magistrature che stanno lavorando ai casi, anche di quella vaticana”.

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Fonte : Fanpage