Gli ultimi sondaggi per le elezioni europee prefigurano una batosta per Salvini

Sarebbe Fratelli d’Italia il partito più votato dagli italiani, con il 27,5 per cento delle preferenze, seguito dal Pd al 20,5%. È quanto emerge dal sondaggio condotto dall’istituto demoscopico Euromedia Research per Porta a Porta sulle intenzioni di voto per le elezioni europee del prossimo 8/9 giugno.

Tra le preferenze espresse dagli italiani seguono il Movimento 5 Stelle al 17% quindi Forza Italia all’8,8 che supera di poco la Lega al 8,4%. La lista Stati Uniti d’Europa supererebbe la soglia di sbarramento raggiungendo il 4,5% mentre resterebbero fuori l’alleanza tra verdi e sinistra con il 3,8 e Azione con il 3,7. Debacle anche per la lista promossa da Michele Santoro ‘Pace terra dignità’ ferma al 2% e all’1,8 Libertà promossa da Cateno De Luca.

Su questa base Euromedia Research, ha anche simulato un’attribuzione dei seggi: Fdi 24, Pd 18, M5S 15, Fi 8, Lega 7 e Stati Uniti d’Europa 4. Avs, Azione e le altre liste, se non supereranno la soglia, non avranno eletti.

Se per Meloni le prossime elezioni potranno essere un modo per saggiare l’apprezzamento per il lavoro della maggioranza che governa il paese, per la Lega di Matteo Salvini si prefigura invece una batosta: la pattuglia leghista all’europarlamento rischia di dimezzarsi passando da 22 eurodeputati ad appena 7 come abbiamo visto dalle ultime proiezioni. Se Salvini non giocherà la carta della candidatura diretta come gli altri leader, userà la sponda di candidati come l’ex generale Roberto Vannacci di sicuro richiamo mediatico.

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Tuttavia alcuni parlamentari avvieranno una richiesta di chiarimenti agli uffici circoscrizionali elettorali del Centro Italia per la possibile ineleggibilità del generale Roberto Vannacci. A non consentire al generale di prendere parte alle elezioni sarebbe l’articolo 1485 del codice dell’ordinamento militare, previsto con decreto legislativo 66 del 2010 (che rimanda direttamente all’articolo 7 del decreto del presidente della Repubblica del 30 marzo 1957 n. 361) che – per gli ufficiali generali – sancisce l’ineleggibilità riguardo a coloro che abbiano esercitato le loro funzioni nella circoscrizione in cui sono candidati. La legge riguarda l’elezione al Parlamento nazionale o alle amministrative e regionali, mentre sul Parlamento europeo la normativa sarebbe priva di disciplina. Vannacci, che lo scorso dicembre aveva ottenuto un nuovo incarico a capo di Stato maggiore del comando delle forze operative terrestri e comando operativo esercito, al momento è sospeso dal servizio a causa di un’inchiesta disciplinare conclusasi a febbraio, ma secondo l’ordinamento mantiene comunque le sue funzioni: per questo motivo potrebbe non essere candidabile

Fonte : Today