Gli Stati Uniti stanno costruendo una banchina temporanea al largo di Gaza per portare aiuti umanitari nella Striscia, con un sistema complesso che muoverà tonnellate di spedizioni di cibo, medicine e altre forniture via mare. Quasi due mesi dopo la decisione della Casa Bianca, le truppe dell’esercito e della marina degli Stati Uniti ora stanno finalizzando l’assemblaggio di una grande piattaforma galleggiante al largo della costa di Gaza, che fungerà da base per le consegne.
In questi mesi, le autorità globali hanno più volte richiamato l’attenzione sulla crisi umanitaria nella Striscia e questa soluzione dovrebbe riuscire a migliorare la situazione dei civili palestinesi. La distribuzione di aiuti dovrebbe iniziare già nel corso di questo mese e funzionerà grazie a un piano logistico e di sicurezza ricco di passaggi, che dovrebbe costare oltre trecento milioni di dollari. Questa strategia mira a risolvere il problema delle rotte via terra bloccate dal 7 ottobre a oggi per motivi politici e militari.
Come funzionerà il trasporto
In prima battuta, gli aiuti umanitari diretti a Gaza attraverso questa rotta saranno consegnati per via aerea o marittima a Cipro. Questo punto di partenza risolverà le preoccupazioni di sicurezza di Israele, assicurando che tutti i carichi vengano ispezionati per garantire che non venga trasportato nulla di pericoloso. Il controllo sarà rigoroso e completo e comprenderà l’uso di macchine a raggi X mobili.
Una volta che gli aiuti saranno stati ispezionati, saranno caricati sulle navi e portati nei pressi della grande banchina galleggiante costruita dagli Stati Uniti. Qui, saranno trasferiti su camion che a loro volta saranno caricati su due tipi di imbarcazioni più piccole dell’esercito, che a loro volta trasferiranno i camion dalla banchina a una via d’acqua galleggiante. Le piccole imbarcazioni dell’esercito navigheranno attraverso questa via d’acqua a due corsie e lunga cinquecentocinquanta metri. I camion carichi di aiuti usciranno dalle imbarcazioni dell’esercito sulla via d’acqua e scenderanno in una zona sicura sulla terraferma dove lasceranno gli aiuti, ripetendo questo tragitto più e più volte.
Infine, gli organismi di soccorso raccoglieranno le forniture per la distribuzione a terra, presso una struttura portuale costruita dagli israeliani nel sud-ovest di Gaza. Gli ufficiali dicono di aspettarsi circa novanta carichi di aiuti al giorno inizialmente, che cresceranno fino a circa centocinquanta al giorno. Prima che la guerra iniziasse, Gaza riceveva circa cinquecento camion di aiuti al giorno. Alcuni organismi di aiuto hanno però sottolineato che questo corridoio marittimo potrebbe non essere sufficiente per soddisfare i bisogni a Gaza e che deve essere solo una parte di un più ampio sforzo per migliorare le consegne.
Fonte : Wired