“Non contate un ca**o, pezzenti di m**da!”: nuovo show di Bandecchi in consiglio comunale

Stefano Bandecchi torna a far parlare di sé. Il sindaco di Terni, che lo scorso febbraio si era dimesso salvo poi ripensarci pochi giorni dopo ed è indagato dalla Procura di Roma per irregolarità fiscali, si è reso protagonista di un nuovo show nell’aula consiliare. A subire i pesanti insulti del primo cittadino del capoluogo umbro i consiglieri di Fratelli d’Italia, “colpevoli” di aver presentato una mozione di sfiducia contro la presidente del Consiglio, Sara Francescangeli.

 

“Sinceramente – ha esordito Bandecchi – ho provato a leggerla più volte con la mia scarsa intelligenza, che però è chiaramente migliore di quella di tutta l’opposizione. E non ho capito bene se la mozione di sfiducia è rivolta al sindaco. Una cosa è sicura, i miei avvocati avranno in mano questo pezzettino di carta scritto stupidamente, per me da degli incapaci e troveranno sicuramente gli estremi per potervi portare tutti in tribunale”.

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E ancora: “Comunque ieri sera ho vinto io, ma avete fatto una pubblicità fighissima, avete fatto la figura dei coglio** e come al solito la mia università è uscita fighissima, tutte le altre fanno c*gare, la mia no. C’è da aggiungere che passo un milione di euro a questa città attraverso la mia università, voi quattro pezzenti di mer**, manco cinque lire ci avete messo”. 

“D’ora in poi non conterete più un ca**o”

Il sindaco, con lo stile che da sempre lo contraddistingue, ha poi fatto capire agli esponenti dell’opposizione che in futuro incontreranno qualche difficoltà a vedere approvate le loro proposte: “D’ora in poi – ha tuonato – non conterete più un ca**o in questo Consiglio Comunale. Chiamate la Meloni e chiedetegli di cambiare la legge italiana, perché d’ora in poi noi nemmeno vi ascolteremo più. Noi siamo la maggioranza assoluta, faremo come ci pare e voi potete fare quello che volete, non passerà più una cosa, della destra almeno. Non passerà più una cosa proposta da voi, anche la cosa più intelligente, perché siete degli ignobilissimi individui, che non avete nessuna capacità di dialogo, vi siete azzerati mentalmente e purtroppo continuate ad andare avanti in questo modo. Siete invidiosi, vi dà fastidio il mio successo, vi dà fastidio la mia ricchezza e vi dà fastidio tutto, siete dei miseri”. E non poteva mancare la minaccia rivolta a un consigliere che – come prevedibile – ha protestato per le espressioni colorite usate dal sindaco: “Muto, muto! Vuoi che vengo io lì? Siediti. Se no becchi anche due pizze oggi”, ha chiosato Bandecchi.

Il precedente

Le uscite del sindaco di Terni ormai sono così tante che diventa complicato elencarle tutte. L’ultimo spettacolo offerto nell’aula consiliare risale alla scorsa estate, quando fu bloccato dalle forze dell’ordine mentre si dirigeva verso il consigliere Orlando Masselli di Fratelli d’Italia minacciando di fargli “saltare i denti”. Nel frattempo, la Corte d’Appello di Roma ha ricusato la lista di Alternativa Popolare, che quindi non sarà presente alle prossime europee nella circoscrizione dell’Italia centrale. “La Corte d’Appello di Roma – ha commentato Bandecchi –  ha respinto l’istanza, quella di Napoli l’ha accolta. I laziali, i toscani, gli umbri e i marchigiani non potranno votare Ap, mentre potranno farlo gli italiani del Sud”.

Fonte : Today