Per quanto fatto vedere sin dall’alba della stagione, il peggior cliente da incontrare nel cammino verso Dublino. Ma provare a migliorare quell’argento della scorsa edizione, che grida ancora vendetta, comporta per la Roma fare i conti anche con chi a suon di risultati si è appiccicato addosso l’etichetta di principale favorito al successo in Europa League. In fondo, il Bayer Leverkusen in questa competizione continentale già alzata nella primavera del 1988 (si chiamava Coppa Uefa e prevedeva un doppio confronto conclusosi ai rigori con il successo delle “Aspirine” sul Villareal) ha semplicemente applicato il protocollo Bundesliga, campionato stravinto per la prima volta nella sua centoventennale storia polverizzando il monopolio del Bayern (scudettato per undici anni consecutivi) e tagliando il traguardo con cinque giornate di anticipo. Divenendo, peraltro, la squadra continentale con la striscia di imbattibilità più lunga dal nuovo millennio ad oggi, prendendo in esame i principali tornei europei.
Il Bayer, infatti, ha cominciato l’annata 2023/2024 con la goleada al Teutonia (otto reti a zero) nel primo turno di quella Coppa di Germania che la vedrà protagonista in finale il prossimo 25 maggio contro il Kaiserslautern. Poi sono arrivate 25 vittorie e sei pareggi nel torneo tedesco, che ha regalato il primo trionfo stagionale a distanza di trentuno anni dall’ultimo trofeo messo in bacheca (la prima e finora unica coppa nazionale), e contestualmente l’imbattibilità è proseguita in Europa League, con sei centri su sei nel girone eliminatorio e gli unici segni X nell’andata degli ottavi contro il Qarabag e nel ritorno dei quarti contro il West Ham United. Un capolavoro targato Xabi Alonso, che un anno e mezzo fa si era seduto sulla panchina del Bayer con la squadra penultima compiendo l’impresa di chiudere quinto ed uscire in semifinale di Europa League per mano proprio della Roma. Contro cui il tecnico spagnolo imbattuto da 46 partite ufficiali proverà a vendicarsi, per poi tentare di cancellare la nomea del Leverkusen di squadra specialista nelle finali perse (ben sette nella sua storia).
Difficile distinguere i punti di forza dai punti deboli nel Bayer. Di certo, in chiave offensiva, difensori e centrocampisti offrono un apporto difficilmente eguagliabile anche spulciando in maniera certosina le classifiche di rendimento europee. Frimpong a destra e Grimaldo a sinistra hanno portato in dote 24 gol (a cui lo spagnolo ha aggiunto 17 assist), per il titolo di capocannoniere del club sono in lizza il nigeriano Boniface – 18 centri in nemmeno 2000 minuti di utilizzo – e la stella Florian Wirtz a quota 17, probabilmente il miglior prospetto Under 21 del vecchio continente con 19 assist all’attivo a rimarcare la qualità sia realizzativa che di rifinitore. Se a questo si aggiunge l’efficacia offensiva (appena 22 le reti subite in campionato in 31 uscite), c’è abbastanza per capire per quale motivo a Leverkusen da agosto non si è fatto altro che festeggiare. Alla Roma, il compito di arrestare la marcia di questa armata al momento invincibile.
Fonte : Today