Gli uffici della Commissione europea a Bruxelles occupano troppo spazio, e molti stanno diventando inutili a causa del telelavoro. Per questo l’esecutivo comunitario ha deciso di vendere ben 23 dei suoi edifici, per spostare poi gli uffici che ci sono al loro interno in strutture più piccole e soprattutto più efficienti dal punto di vista dei consumi e quindi dell’impatto ambientale. Sarà il governo belga, tramite il suo fondo sovrano (Sfpim), ad acquistare questo portafoglio di non meno di 23 edifici dalla Commissione europea. Questi edifici, dalla cui vendita si raccoglieranno circa 900 milioni di euro, verranno trasformati in spazi più sostenibili, pronti per essere riutilizzati sul mercato come residenze e attività commerciali.
Come spiegato in un comunicato congiunto, il fondo belga Cityforward, istituito in parte da Sfpim, presto convertirà 21 di questi edifici del quartiere europeo, per un totale di 300mila metri quadrati, trasformandoli al 70% in uffici sostenibili e al 30% in negozi, strutture pubbliche e, soprattutto, unità abitative (circa 750-800 nuovi appartamenti) che saranno effettivamente utilizzabili dal 2028. “Attraverso questa trasformazione, stiamo rafforzando la posizione della nostra capitale come cuore dell’Europa. Stiamo inoltre rispondendo alla forte domanda di diversificazione e di ulteriori alloggi nel Quartiere Europeo”, ha dichiarato Laurence Bovy, presidente del consiglio di amministrazione di Sfpim.
Per la Commissione, questa vendita non solo libererà spazio e renderà il quartiere più efficiente dal punto di vista energetico, ma rappresenta anche un passo concreto verso l’ambizioso obiettivo di ridurre il numero di edifici del 50% e la superficie del 25% entro il 2030, come dichiarato dal commissario europeo per il Bilancio e l’amministrazione, Johannes Hahn. Perciò l’istituzione si impegna a realizzare questo obiettivo attraverso una serie di azioni mirate. Queste includono la selezione attenta di edifici ad alta efficienza energetica, l’abbandono progressivo di strutture obsolete e ad alto consumo energetico, la graduale ristrutturazione degli edifici esistenti secondo gli standard più recenti e la costante riduzione del consumo di risorse come elettricità, gas e acqua tramite miglioramenti tecnici. Inoltre, si lavorerà per introdurre fonti di energia e tecnologie più sostenibili per alimentare gli uffici.
Queste iniziative trasformeranno il quartiere, rendendolo un luogo accogliente caratterizzato da “spazi pubblici rilassanti con più vegetazione e più spazio per la mobilità attiva”, che aumenterebbero l’attrattiva culturale e residenziale della zona, si legge nel comunicato. Inoltre, sostituendo progressivamente edifici vecchi con uffici moderni e flessibili, si accrescerà l’appeal della Commissione come datore di lavoro, adattando le sue strutture alle esigenze del nuovo ambiente lavorativo ibrido.
Fonte : Today