La formazione è un aspetto fondamentale della nostra esistenza e nel coso degli anni è stato in grado di adattarsi ai cambiamenti della società aprendosi anche al mondo della tecnologia. Ormai l’apprendimento tradizionale non può prescindere quello digitale soprattutto a seguito della pandemia. Le università digitali, in cui gli studenti possono seguire le lezioni comodamente da casa, sono diventate una realtà sempre più presente.
Un passo ulteriore è stato compiuto nel momento in cui al mondo digitale si è affiancato anche quello del Metaverso. Un luogo virtuale basato sulla realtà aumentata in cui studenti e docenti possono interagire tra loro attraverso la realtà virtuale. Tutto questo ha portata alla formazione di quella che comunemente è conosciuta come Metaversity. Un progetto che ha appassionato anche gli atenei italiani tanto che l’Università Cattolica di Milano ha abbracciato questa didattica.
Grazie al metaverso e alla realtà aumentata si può raggiungere Tokyo in un istante
Il progetto Metaversity
I ricercatori dell’Università Cattolica hanno dato vita a un progetto che si basa sull’iniziativa un’iniziativa di Teaching and Learning Lab (TeleLab), il Laboratorio diretto da Giovanni Marseguerra, pro-rettore al Coordinamento dell’Offerta formativa. Il progetto realizzato in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione (PsiCom) e con Humane Technology Lab (HTLab), che si interroga sul rapporto tra esperienza umana e tecnologia, diretto da Giuseppe Riva ha come obiettivo quello di dare vita ad esperienze formative utilizzando tecnologie immersive per una didattica di qualità.
Il Metaverso dalla A alla Z: i termini da conoscere per orientarsi meglio
Dai primi risultati è emerso un nuovo modello di didattica visuale che pende il nome di MetaLabs. Qui il docente che fornisce esperienze didattiche immesive, viene affiancato dall’Immersive Learning Designer che supporta l’insegnante nel momento in cui avviene la valutazione dell’efficacia didattica delle esperienze immersive.
I primi due MetaLabs sono stati attivati nell’ambito dell’insegnamento di Psicotecnologie per il Benessere, nella Facoltà di Psicologia, il secondo nell’ambito dell’insegnamento Teoria e Tecniche della Comunicazione Mediale, nella Facoltà di Lettere e Filosofia entrambi nella Sede di Milano dell’Università Cattolica.
Una tipologia di insegnamento sempre più diffusa
Il progetto dell’Università Cattolica rientra in una tendenza sempre più diffusa che vede la didattica diventare a vocazione digitale. La Metaverity è una realtà sempre più presente nelle università americane che va a rendere meno difficile la scelta del percorso di studi. Dli avatar di insegnanti e studenti interagendo tra loro permettono ai futuri allievi di capire più facilmente il loro percorso di studi, mentre gli studenti già iscritti possono mettere in pratica quanto appreso a livello teorico grazie alla realtà immersiva.
Ad esempio l’Università del Maryland Global Campus (UMGC) attraverso i dispositivi per la realtà virtuale studiano il linguaggio, la biologia, l’astronomia, la giurisprudenza. Oltre all’università, questa forma di didattica si sta diffondendo anche alle scuole superiori, a conferma di questo, sul territorio americano ci sono circa dieci istituti che sta investendo nel settore del Metaverso. Un primo passo che ci fa capire come la digitalizzazione è un aspetto sempre più pesante nell’ambito scolastico.
Fonte : Today